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Infortuni, Ilva, disoccupazione, il sindacato di Taranto riflette sulla Festa del Lavoro

Pubblicato | da Redazione

Infortuni sul lavoro e malattie professionali sono in aumento. Un trend nazionale che si avverte anche a Taranto. “Nel 2017 (Fonte: Inail) sono stati 4.361 nel territorio di Taranto e 2.951 nel territorio di Brindisi le denunce di infortunio sul lavoro (30.395 in Puglia), con picchi regionali nei settori delle costruzioni (1.478), del commercio (1.574), del trasporto (1.401), sanità e assistenza sociale (2.203). Nello stesso anno le denunce di infortunio con esito mortale sono state a Brindisi 6, a Taranto 7, in Puglia 67 (1.029 in Italia) di cui 48 durante l’orario di lavoro e 19 in itinere, con un picco, ben 5, nel settore delle costruzioni”.

A fornire questi dati è Antonio Castellucci, segretario generale della Cisl Taranto e Brindisi. “Per quanto riguarda le malattie professionali – scrive – nel 2017 le domande presentate sono state 399 a Brindisi, a Taranto 975, in Puglia 3.159 (in Italia 58.129) con picco nel settore industria e servizi (2.161). A gennaio 2018 Taranto supera  i 250 infortuni (+4,8% rispetto all’anno prima), mentre Brindisi supera i 200 (-0,5%). I dati relativi alle malattie professionali, nella nostra Regione, salgono a gennaio 2018 del 36,5% rispetto a gennaio 2017 e per l’81% riguardano il genere maschile (patologie: colonna vertebrale, ipoacusie da rumore, tumori)”.

La Cisl rilancia il tema della sicurezza in occasione della festa del lavoro. “1 maggio 2018 – prosegue Castellucci – significa anche che senza il lavoro e i relativi diritti non possono esistere equità e giustizia. Giovani e ragazzi sono oggi le prime vittime di un’assenza di prospettive occupazionali e con loro abbiamo il dovere di confrontarci, operando perché siano messi nelle giuste condizioni di non scappar via da questi territori e perché qui rimangano per rilanciare questa nostra parte di Paese.  Esprimiamo, al contempo, grande solidarietà e sostegno a chi ha perso il lavoro, pensando a tutte le vertenze in atto sia a Taranto che a Brindisi. La Cisl a tutti i livelli e con tutte le sue Federazioni, continuerà a lottare ed a mobilitarsi negli esclusivi interessi generali di donne, uomini, lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e immigrati, affrontando quotidianamente questi temi, per la maggiore dignità delle persone, per il rilancio economico-sociale e lo sviluppo delle nostre comunità”.

Anche Paolo Peluso, segretario generale della Cgil ionica si interroga sul senso della festa del lavoro. “Il primo maggio – afferma – è da sempre per noi il giorno in cui tornare a guardare il lavoro nelle facce delle persone fuori dalla fabbrica, dall’officina, dall’ufficio. Vale a livello nazionale e vale a Taranto, dove per troppo tempo in tanti hanno creduto di poter parlare a nome dei lavoratori della fabbrica che oggi divide e dilania l’animo di una intera comunità. Ma non vi è lavoro, non vi è nemmeno inversione nei modelli di sviluppo, che non cominci con un atto di intelligenza e anche di umiltà. E’ l’intelligenza che crea le grandi opere e per questo più di una volta abbiamo costruito ponti di dialogo e discussione con tutti i soggetti in campo in questa difficile impresa tarantina”.

La Cgil ionica si dichiara interessata a “discutere con le istituzioni coinvolte, quelle dei ricorsi e quelle che propendono per una ripresa della trattativa, e pensiamo che sia questo il vero punto di svolta, così come ci siamo dichiarati disponibili ad un confronto anche con chi la pensa diversamente da noi, rispetto alla possibilità di continuare la produzione nel rispetto dell’ambiente, della salute e della sicurezza. Per questo abbiamo risposto all’invito del Comitato Lavoratori e Cittadini Liberi e Pensanti, dichiarandoci pronti ad un confronto superata la fase di impegni già assunti. Non rinunceremo al dialogo, mai. L’ipotesi di un fronte più vasto di confronto era d’altronde alla base anche del dialogo che instaurammo con i vari soggetti del territorio, compresi i Liberi e Pensanti, anche in occasione del convegno su Ilva e futuro a cui parteciparono anche il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini e la segretaria nazionale della Fiom Cgil, Francesca Re David”.

“E’ in corso una trattativa al Mise difficile – continua Peluso – che ha bisogno di punti di forza e di tempi adeguati per potersi concludere in modo positivo per i lavoratori e per il territorio. Al tempo stesso, specie per quanto riguarda le questioni ambientali, abbiamo bisogno di un approccio rigoroso sul piano scientifico, che porti a intese possibili che non possono fare a meno del contributo consapevole dei lavoratori. Perché se si crea una alleanza forte qui, a partire proprio da loro, possiamo puntare a condizionare nei tempi e nelle modalità un processo che però ha bisogno di intelligenza per essere governato davvero a favore dei tarantini”.

Quale significato assume oggi la festa dei lavoratori? E qual è la prospettiva per il futuro? Se ne parlerà in occasione dell’iniziativa: “Primo maggio… oggi”, organizzata dal Partito Democratico di Paolo VI (Ta), che si terrà questa sera alle 18 nella sede del Circolo “Di Vittorio” di Paolo VI, in viale del Commercio, 47. All’incontro prenderanno parte il segretario di circolo Michele Portacci,  il segretario della federazione provinciale del Pd di Taranto Giampiero Mancarelli, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Taranto Paolo Peluso, Antonio Castellucci e Giancarlo Turi, l’on. Ludovico Vico per la segreteria regionale del Pd Puglia e la viceministro, sen. Teresa Bellanova.