Precariopoli
Taranto, il Primo Maggio torna in piazza della Vittoria. Corteo Cobas per le vie centro
Primo Maggio Taranto, niente concerto quest’anno. I Liberi e Pensanti danno l’appuntamento al 2018 mentre i sindacati si riuniscono in piazza della Vittoria, proprio dove il 2 agosto tutto ebbe inizio con il sorprendente arrivo dell’apecar che squarciò la manifestazione pro Ilva organizzata da Cgil, Cisl e Uil in piena bagarre giudiziaria.
Terminata la manifestazione dei confederali, per le vie del centro di Taranto si è snodato un corteo dei Cobas, tra i quali numerose presenze della sinistra alternativa di Taranto e Brindisi, tra gli altri.
Tornando ai confederali, secondo i sindacati “la Festa dei Lavoratori è il luogo in cui tornare a dare voce a chi lavora, a chi non lavora più o chi ha condizioni di vita e lavoro in bilico. Un 1 Maggio scandito dal racconto, dai simboli e dai valori di una storia più antica degli uomini e delle donne che oggi la vogliono celebrare.
Un viaggio nel Primo Maggio della storia mondiale, europea e tarantina che sarà il lavoro di memoria ma anche di testimonianza in favore di una festa che prima di diventare musica e colori di piazza è soprattutto una giornata di lotta e rivendicazione”.
I tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil rispettivamente Peluso, Castellucci e Turi hanno ricordato che “da anni il dibattito sul lavoro e sui diritti dei lavoratori è drogato se non addirittura assente, relegato all’impegno dei soliti attivisti silenziosi o al dramma diretto di chi perde il lavoro. Ma niente come il lavoro può essere simbolo di libertà. Niente come il lavoro può raccontare di un popolo e delle sue scelte”.
Quest’anno le segreterie confederali territoriali hanno scelto di attraversare la storia, raccontando la Taranto che già altre volte ha dovuto combattere contro la crisi e le scelte difficili, ed è riuscita a risollevarsi puntando sulla caparbietà, la forza e la determinazione del mondo del lavoro. “Una festa celebrata con semplicità in Piazza della Vittoria, abbandonando slogan e striscioni e affidando spazi e voce a filosofi e storici. Una scelta di rigore che è anche rispetto nei confronti di migliaia di tarantini costretti a vivere senza reddito a causa della perdurante crisi del lavoro e dell’economia tarantina”.
Nelle foto di Maurizio Ingenito, dello studio R.Ingenito, le fasi salienti della celebrazione in piazza della Vittoria.