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Salute e lavoro, il dramma di Taranto all’assemblea Usb

Pubblicato | da Michele Tursi

Salute e lavoro. La lacerante dicotomia che divide Taranto, questa mattina è esplosa in tutta la sua drammaticità durante l’assemblea organizzata dal sindacato Usb. Al centro della discussione i temi irrisolti riguardanti l’accordo dello scorso 6 settembre che ha sancito la cessione degli impianti siderurgici ad ArcelorMittal Italia.

Ai lavori è intervenuto il presidente della Regione Puglia Michele, presente anche l’assessore allo Sviluppo Economico Mino Borraccino. Il coordinatore provinciale dell’Usb, Francesco Rizzo in apertura ha rappresentato quelle che sono a sue avviso le contraddizioni nella gestione dell’accordo del 6 settembre, a partire dai dubbi sui criteri di selezione del personale rimasto in Ilva in as e collocato in cassa integrazione.

In apertura di assemblea, un gruppo di operai Ilva in cassa integrazione ha chiesto e ottenuto di intervenire. Aldo Schiedi ha quindi dato lettura di un documento (ecco il video postato sulla pagina Facebook di Schiedi). Questi operai hanno una posizione fortemente critica verso l’accordo del 6 settembre ed hanno chiesto l’apertura di un tavolo istituzionale con il presidente della Regione Puglia e il commissario per le bonifiche.

L’assemblea è stata l’occasione per dare sfogo alle tante sofferenze di Taranto. Nel pubblico era presente anche Angelo Di Ponzio, il papà del piccolo Giorgio, stroncato prematuramente da un male incurabile in ricordo del quale il 25 febbraio si svolgerà una fiaccolata cui anche Emiliano ha dato la sua adesione. Il governatore ha assicurato anche la presenza al Tribunale di Taranto il prossimo 19 febbraio in concomitanza con la discussione del ricorso presentato dall’Usb nei confronti di Arcelor Mittal.