Il terremoto del 26 ottobre è “sicuramente collegato a quello del 24 agosto scorso nel Reatino: se non ci fosse stato il primo, quello tra Perugia e Macerata probabilmente sarebbe arrivato fra 10 o 100 anni”. I sismologi non hanno dubbi: a scatenare i due eventi sismici, spiega Alessandro Amato dell’istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), sono state due faglie contigue e in continuità. “Ora –  aggiunge –  dobbiamo capire se i terremoti si trovano su due faglie distinte oppure su due segmenti della stessa faglia”. Una cosa è certa; la faglia è più instabile e il suolo, conferma il presidente dell’Ingv Carlo Doglioni, si è abbassato di mezzo metro.