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Universitá A. Moro, un’intesa per sviluppare l’economia del mare

Pubblicato | da Redazione

Firmato il protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Società Italian Blue Growth srl in vista della ottava edizione di SEAFUTURE, il primo hub dedicato alle eccellenze industriali del settore del Mare, alla Blue Economy, all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità in ambiente marino con un altissimo profilo internazionale.

L’accordo è finalizzato a promuovere la collaborazione  per attività di ricerca, trasferimento tecnologico, innovazione, formazione e progettazione condivisa nell’ambito dei programmi di finanziamento nazionali e internazionali.

Punto centrale dell’accordo è quello di favorire studenti e laureati nel campo del placement e della formazione aziendale attraverso gli strumenti del tirocinio curriculare e l’apprendistato di alta formazione e ricerca.

L’Ateneo di Bari, tra le più grandi Università del Mezzogiorno, ha una grande tradizione in campo giuridico, economico e tecnico-scientifico e rappresenta uno degli interlocutori più qualificati per lo sviluppo e la valorizzazione dell’Economia Blue in Italia. Tra le sue priorità, un programma di sviluppo delle competenze trasversali e la promozione di scambi con altri Enti di ricerca e organizzazioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali che possano rendere veloci ed efficaci le transizione Università/lavoro dei propri giovani laureati. Da qui l’interesse a rafforzare i rapporti con IBG srl che, oltre a organizzare SEAFUTURE, partecipata al Consorzio Tecnomar, al Distretto Ligure Tecnologie Marine e da EIEAD, e opera per orientare lo sviluppo industriale delle aziende MPMI e grandi imprese italiane del comparto delle tecnologie del mare.

“Per quanto riguarda la Blue Economy abbiamo programmato più investimenti su ricerca e formazione che significa più dottorati di ricerca, più corsi di laurea legati alla sostenibilità, all’ecologia, alla tutela de mare.  In questo percorso – ha dichiarato il Rettore dell’Università di Bari Stefano Bronzini – la collaborazione con IBG rappresenta una ulteriore spinta alla crescita di un modello culturale ed economico che grazie alla ricerca e all’innovazione sia più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.” (CREDITS: foto fornita da ufficio stampa Università A. Moro di Bari)