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Taranto dice basta alle puzze di gas

Pubblicato | da Michele Tursi

La revisione dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) in corso per la raffineria Eni di Taranto dovrà prevedere l’introduzione di una soglia alle emissioni odorigene per evitare danni alla salute pubblica. E’ quanto prevede la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Taranto che impegna il sindaco Ippazio Stefàno ad avanzare tale richiesta al ministero dell’Ambiente in considerazione dell’esito del progetto Odortel condotto da Arpa Puglia.

La mozione è stata presentata dal consigliere Lina Ambrogi Melle, da poco entrata in Consiglio a seguito delle dimissioni per motivi personali di Angelo Bonelli. Nel documento approvato dalla massima assise cittadina, inoltre, si chiede di inserire nell’Aia una rete di monitoraggio in tutta la città con dei campionatori di idrogeno solforato H2S , pericoloso per la salute umana (in determinate concentrazioni e secondo i tempi d’esposizione) e di riferirsi per tale inquinante ai valori guida indicati dalla Organizzazione mondiale della sanità OMS-WHO e dall’ultima direttiva Seveso III (in cui l’idrogeno solforato è’ stato inserito come elemento pericoloso) .

“Il testo – spiega la consigliera Ambrogi Melle – impegna il primo cittadino ad adottare specifiche ordinanze urgenti per arginare eventuali nuovi picchi di sostanze odorigene rilevati dall’Arpa. Nel documento, infine, viene espresso il dissenso del Comune di Taranto per l’emendamento al bilancio di previsione della Regione Puglia che ha prorogato i termini della legge regionale sulle emissioni odorigene. La Giunta ed il Consiglio regionali vengono invitati ad introdurre nel più breve tempo possibile le norme applicative della stessa legge regionale”.