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Boom di iscrizioni negli asili che il Comune vuole chiudere. Ecco la risposta di Taranto al suo sindaco

Pubblicato | da Redazione

Le due strutture per cui era stata ipotizzata la chiusura hanno raccolto il maggior numero di richieste. Il comitato: “Previsioni e scelte strategiche clamorosamente sbagliate da parte dell’amministrazione comunale. Vogliamo la riapertura del bando a settembre”.

Pubblicate le graduatorie provvisorie dei richiedenti l’iscrizione per il prossimo anno educativo negli asili nido comunali. Dalla loro lettura scaturiscono, inevitabili, alcune considerazioni. La prima è che i due asili nido comunali per i quali era stata proposta dall’Amministrazione  la chiusura, cioè il “Magicondo” e lo “Zero-tre”, sono   fra quelli  che hanno ricevuto più domande. Al secondo posto nell’elenco, infatti il “magicondo” con 57 domande raccolte. Al quarto posto lo “zero- tre” con 53 domande raccolte. Al primo a al terzo posto vanno il “B. Ciari” e il “fantasia”, rispettivamente con 64 e 56 domande di iscrizione. Per avere un’idea dei bambini che rimarrebbero esclusi, si tenga presente che ogni struttura può ospitare al massimo  48 bambini. Questo dato è naturalmente suscettibile di contrazione, in base al numero di educatrici assegnate alla struttura. Si ricorda, a tal proposito, che al “magicondo”, per esempio, sono attualmente in servizio soltanto 5 educatrici, e che il rapporto medio educatore/bambino previsto dal CCNL è mediamente di 1/6.

RICOSTRUZIONE DEI FATTI: la vicenda la reazione le contraddizioni del Comune le smentite la nostra tesi la storia tradita passeggini in marcia chi comanda in Comune?

“Riteniamo che l’amministrazione debba farsi carico, per le modalità e i tempi (in ritardo) previsti dal bando delle iscrizioni, delle  difficoltà (impreviste) riscontrate da alcune strutture a raccogliere un numero maggiore di domande, impegnandosi sin da ora ad una riapertura del bando a settembre” sostengono dal comitato dei genitori. Altre considerazioni, invece, sono inerenti alla scelta, ritenuta strategica dall’amministrazione comunale, di offrire un prolungamento di orario del servizio (tramite progetti finanziati con i PAC), in gestione a terzi, in quattro delle strutture comunali in questione. Scelta operata solo in base ad un presupposto bisogno dell’utenza, in assenza assoluta di analisi, ed anche di consultazione degli operatori impegnati, che in realtà ha avuto scarso riscontro nelle domande di fruizione effettivamente presentate  dall’utenza.

Inoltre dalle graduatorie si evince anche che soltanto in due asili sono state presentate domande di iscrizione per bambini con diverse abilità (complessivamente due).

 

“Insistiamo su questi due argomenti, prolungamento degli orari e bambini con diverse abilità, perché la direzione Pubblica Istruzione del Comune di Taranto, sta attivando i relativi progetti finanziati con i PAC, che dovrebbero partire col prossimo anno educativo. Ma in assenza di domanda da parte dell’utenza interessata, cosa accadrà? Si tratterà di un ennesimo spreco di finanziamenti pubblici, mentre resteranno irrisolti i problemi gravi di carenza di personale del servizio comunale?”  si chiedono oggi i genitori.  Mistero aleggia, invece, sulla graduatoria non pubblicata insieme alle altre, per l’asilo nido (ex comunale) Baby Club, dato in gestione da qualche mese, dopo qualche anno di chiusura, sempre con finanziamenti PAC. Pare che le domande di iscrizione pervenute siano davvero molto poche.

Riteniamo comunque di aver diritto di sapere, come cittadini, esattamente quali e quante siano le domande presentate alla data del 30 giugno, come per le sedi comunali, visto che il “baby club” era stato inserito nello stesso bando – chiedono dal comitato –  Da tutto questo non possono che scaturire le seguenti conclusioni: la città ha bisogno di  servizi comunali per l’infanzia di qualità e non è affatto detto che migliorare la qualità di un servizio, voglia dire estenderne l’orario di fruizione, soprattutto se questo avviene con servizi dati in gestione. A Taranto un progetto per il futuro dei servizi comunali per l’infanzia, da elaborare in collaborazione  con operatori, famiglie, e forze sociali interessate. E’ necessario dare nuovo impulso alla gestione sociale del servizio, così come era stato previsto dal nuovo Regolamento di Gestione, mai interamente attuato. Gli standard di qualità degli asili nido comunali, di cui alla Carta dei Servizi, devono essere conosciuti dalle famiglie utenti, a salvaguardia dei diritti delle bambine e dei bambini, nonché delle famiglie (a tal proposito proponiamo come comitato la realizzazione di un sito degli asili nido comunali funzionanti nella città, che contenga materiale informativo adeguato sulla loro organizzazione, sugli standard di qualità, e sul loro progetto educativo, anche ai fini di una maggiore diffusione della cultura dell’infanzia nel territorio”.

Infine, una domanda: cosa si sta facendo per risolvere i problemi di carenza di personale nelle strutture (soprattutto: educatrici, cuochi e operatori generici), e per  l’apertura di un nuovo bando per le supplenze?

Intanto un documento a firma del funzionario Carmen Zolfarelli fa sapere che non ci sarà alcuna proroga per le iscrizioni degli asili nido comunali fino al 31 luglio.

Le motivazioni addotte sono per l’impossibilità intrattenere il personale in forza alla strutture (visto che la graduatoria viene formulata negli asili stessi con il Comitato di gestione) oltre il primo luglio. “Si fa presente – si legge testualmente – che quest’anno considerati i ritardi nella pubblicazione delle graduatorie, al fine di poter espletare tutte le procedure per la formulazione delle stesse, il Dirigente ha disposto il trattenimento in servizio sino al 2 luglio (…). Poiché la le domande vengono presentate presso gli asili nido, la proroga (…) comporterebbe la riapertura delle strutture ed il conseguente richiamo in servizio del personale”.