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Melucci avverte i commissari Ilva e annuncia: pronto a disertare il tavolo a Roma

Pubblicato | da Redazione

Prosegue la linea dura del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci sulla vicenda Ilva. Da Milano  è giunta notizia che domani Ilva in amministrazione straordinaria e ArcelorMittal firmeranno un accordo che dovrebbe interrompere il procedimento legale. Ma il primo cittadino non ci sta.

“Le intimidazioni e le ingiurie da Roma di queste ore non fanno alcun effetto – scrive il sindaco – in nome e per conto della mia comunità, nuovamente e mio malgrado, devo diffidare formalmente i commissari dell’Ilva SpA in AS dal sottoscrivere un accordo con ArcelorMittal nella giornata di domani, come da loro fonti annunciato a mezzo stampa, che da quanto si apprende appare fortemente peggiorativo delle condizioni che già la città sostiene e non in linea con le aspirazioni di Taranto”.

Melucci ricorda che “in queste ore ArcelorMittal è destinataria di una seria ordinanza sindacale e di numerosi approfondimenti formali sul suo operato, è inammissibile quanto sta avvenendo al Governo. Si sta svendendo cinicamente una intera città. Inoltre chiediamo alle forze di maggioranza del Governo di non voltarsi dall’altra parte in questo momento perché ci appare che questo accordo stia agendo in spregio ad ogni regola morale e ad ogni principio costituzionale. Perché vogliamo rimarcare che una produzione scevra dalla valutazione del danno sanitario è da ritenersi, appunto, incostituzionale”.

In chiusura il sindaco di Taranto annuncia che saranno valutate “altre azioni e intanto rifletteremo se sia il caso di partecipare al tavolo del CIS di giovedì prossimo, non siamo interessati a briciole o misure palliative. È in gioco il futuro di tutti i tarantini”. Proprio in preparazione della riunione del 5 marzo questa mattina in Camera di commercio si sono incontrati i sindaci dell’area di crisi industriale complessa: Rinaldo Melucci, Francesco Andrioli, Luca Lopomo, Fabrizio Quarto e Vito Punzi.

Uno stop ad eventuali accordi senza l’assenso del territorio arriva anche dal coordinatore provinciale dell’Usb, Francesco Rizzo. “Il Governo non firmi nessun accordo con Arcelor Mittal, senza il confronto col territorio. In caso contrario non escludiamo alcun tipo di protesta – scrive in una nota stampa – Si tratterebbe dell’ennesimo schiaffo ad una comunità che da tempo attende che alle belle parole seguano i fatti. Qualunque accordo deve essere frutto di confronto con la comunità tutta, e quindi anche con il sindacato. Così è in un Paese democratico che tiene in conto le esigenze e le richieste di coloro che vivono nel territorio in questione”.