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Autorità portuale, la parola alla Conferenza Stato-Regioni

Pubblicato | da Michele Tursi

Tra poche ore la conferenza Stato-Regioni esaminerà la riforma del sistema portuale messa a punto dal ministro Graziano Delrio. Il confronto era stato sollecitato dalla Corte Costituzionale che aveva evidenziato come il Governo avesse omesso di coinvolgere le Regioni sulla delicata materia. In Puglia il derby tra Bari e Taranto si è concluso in parità. La nuova versione della riforma che sarà sottoposta ai rappresentanti delle Regioni prevede, infatti, l’istituzione di due Autorità di Sistema in Puglia: una sull’Adriatico incentrata su Bari che annette anche Brindisi e Manfredonia, l’altra a Taranto.

Una soluzione fortemente contestata dai rappresentanti di Brindisi. Il sindaco Mimmo Consales si è messo alla testa del movimento con l’intento di indurre il ministro dei Trasporti a fare dietrofront e di ritornare all’ipotesi di un’unica Autorità di Sistema in Puglia. Ma possibilità concrete in questo senso sono pressochè nulle, soprattutto dopo la sollevazione istituzionale, politica ed economica dei “cugini” baresi non appena hanno intuito che avrebbe potuto spuntarla Taranto. Il renziano Decaro ha fatto valere il suo peso politico ed ha portato a casa il risultato.

Da Brindisi si levano nuovi dissensi contro la doppia Autorità portuale. Sulla questione, infatti, torna ad esprimere tutte le sue perplessità il consigliere del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti che parla di scelte “dittatoriali” del presidente Emiliano che vengono prese in completa autonomia e senza mai consultare i cittadini o le istituzioni locali. “Abbiamo ormai preso atto – scrive – della decisione del Governo di istituire due Autorità di Sistema per la Puglia, una a Taranto e l’altra a Bari, con Brindisi che ricadrà sotto l’ala barese. Attendiamo il testo definitivo del decreto per fare delle valutazioni nel merito dell’accorpamento tra le due autorità portuali, ma ci duole constatare anche in sede di conferenza Stato-Regioni, Emiliano non porterà la posizione dei cittadini pugliesi che rappresenta ma soltanto la sua personale. Il territorio brindisino è ormai declassato e dimenticato dal Governatore. Sarebbe stato opportuno – conclude il consigliere pentastellato – per evitare di alimentare un’insensata guerra tra territori e arginare un diffuso senso di ingiustizia sociale, agire in maniera trasparente e condivisa. Dispiace dirlo, ma è divenuta utopia pensare che il Governo e la Regione Puglia comincino ad ascoltare i cittadini dei territori interessati dalle loro scelte”