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Taranto, Mario Costa portato in scena dagli studenti

Pubblicato | da Redazione


In scena Mario Costa e la sua musica, un progetto guidato dall’istituto comprensivo “Alessandro Volta” di Taranto e da tutta la rete di scuole “Jonio in musica”, di cui la Volta è capofila. Un progetto che non solo ha messo per un anno gli studenti a contatto con i brani del celebre autore tarantino ma che, per due serate, ha riempito il teatro Orfeo di una platea ragazzi, famiglie e appassionati di musica (la foto che pubblichiamo è di Renato Ingenito, immagina diffusa dalla scuola Volta)

La prima delle due serate, dal titolo “Tarantì tarantella, la musica è bella” (parafrasi di un brano di Costa dedicato alla sua città d’origine), ha visto sul palco l’Orchestra Giovanile della Provincia di Taranto formata da allievi di sedici diverse scuole con indirizzo musicale, del Liceo Musicale Archita e del Conservatorio Paisiello, anche quest’anno sotto la direzione del Maestro Simone Genuini, direttore dell’Orchestra Giovanile dell’Accademia Nazionale “Santa Cecilia” e fra i massimi esperti italiani in materia di orchestre giovanili.

A fare da filo conduttore fra i vari brani (“A signora Luna”, “A frangesa” e molti altri…) un dialogo teatrale fra il Maestro, interpretato per l’occasione da Mario Patella, e il suo paroliere d’elezione, il poeta Salvatore Di Giacomo, interpretato da Stefano Pagliero. Ad affiancare i protagonisti ci sono stati giovani attori e ballerini della Volta. Dalla scuola di via Venezia provenivano anche le scenografie e il coro, che ha affiancato le voci soliste di Flora Contursi, Nadia Spagnolo, Vanessa Lanzo e Franco Cosa.

Lo spettacolo è tornato, poi, in scena (con alcune opportune modifiche) per una serata omaggio tutta “made in Volta”, con sul palco l’Orchestra “Michele Pignatelli”, il coro e i giovani attori, ballerini e scenografi. «Questo, come potete vedere, non è un saggio scolastico, ma uno spettacolo di alto livello» ha commentato a fine serata la dirigente Teresa Gargiulo, salutando i tanti membri della comunità scolastica che hanno assiepato platea, palchi e gallerie dell’Orfeo. Uno spettacolo che, però, è solo il frutto ultimo di un lungo progetto che ha avuto l’obiettivo di dimostrare che la scuola può far tanto per la conoscenza del territorio, della sua Storia e della sua cultura.