Sul Pezzo
Taranto, istituito il Parco Regionale del Mar Piccolo
L’ultimo tassello del composito mosaico del parco regionale del Mar Piccolo è andato al suo posto. Questo pomeriggio, infatti, il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge n° 88, licenziato lo scorso 16 luglio dalla giunta regionale, che, modificando la legge regionale n°19 del 1997, prevede l’istituzione, appunto, del parco regionale del Mar Piccolo. Una corsa contro il tempo che ha fatto sì che si giungesse alla definitiva approvazione sul
filo di lana, in occasione della seduta del Consiglio regionale che ha sancito la chiusura della attuale legislatura in vista delle elezioni del prossimo 20 e 21 settembre.
“Con l’approvazione di oggi – commenta il consigliere regionale Gianni Liviano, promotore dell’iniziativa – è stato premiato il lungo lavoro partito oltre due anni fa quando il sottoscritto e il gruppo di lavoro, insieme a istituzioni e stakeholder del territorio ionico coinvolti in numerosi incontri, diedero vita all’idea di fare del Mar Piccolo un parco regionale, quindi un’area protetta. Idea che cominciò a camminare sulle proprie gambe quando la proposta di legge, dopo aver superato il vaglio delle commissioni consiliari e poi quello definitivo del consiglio regionale, fu convertita in legge”.
“Un lavoro intenso e proficuo – continua Liviano – che mi impone di ringraziare sia l’assessore Pisicchio che l’ing. Valenzano e i suoi collaboratori dell’Ufficio parchi, nonché i componenti la giunta regionale,
la I e la V commissione presiedute da Fabiano Amati e Mauro Vizzino, i dirigenti Di Cosmo, Abatantuono e Delgiudice, il consiglio regionale, gli oltre ventimila cittadini che hanno sottoscritto la petizione in favore della realizzazione del parco e tutti coloro che hanno collaborato a vario titolo che, con il loro voto e il loro lavoro, permetteranno alla città di Taranto di poter contare su un ulteriore strumento da utilizzare sulla strada della
riconversione economica e sociale oltre che storica. Lo scopo della legge è duplice: da un lato, si vuole salvaguardare un paesaggio che è patrimonio che va trasmesso alle generazioni future; dall’altro, si vuole valorizzare le prospettive economiche, che su questo territorio possono realizzarsi, compatibili con la tutela del paesaggio. È un ulteriore tassello che si aggiunge ad un più complesso puzzle che stiamo cercando di completare per rilanciare Taranto valorizzandone peculiarità e potenzialità. Ripeto, oggi è stato raggiunto un risultato importante nonostante le resistenze del Comune di Taranto che, comunque, adesso avrà l’onere di svolgere il ruolo di ente gestore”.
La perimetrazione del parco comprende l’area terrestre in cui sono presenti valori naturalistici, ambientali e paesaggistici e l’area di mare dei due seni del bacino del Mar Piccolo e si estende verso i comuni di Statte, Carosino, Fragagnano, Monteiasi e San Giorgio Jonico (che insieme al comune di Taranto parteciperanno al consorzio, cui sarà affidata la gestione, proporzionalmente alle quote di territorio comprese nel perimetro del
parco) nei quali sono presenti importanti connessioni ecologiche fra il bacino del Mar Piccolo e l’invaso Pappadai. Per quanto riguarda l’uso del suolo, l’area è così caratterizzata: il 57,49% dell’intera area protetta per superfici coltivate; il 23,57% di superfici naturali; il 14,75% di superfici antropizzate; il 4,18% di superfici occupate dall’acqua.