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Taranto, intesa con Eni: ecodiesel sui mezzi di Amat e Amiu

Pubblicato | da Michele Tursi

Un carburante a basso impatto ambientale prodotto dall’Eni alimenterà per sei mesi i mezzi di Amat e Amiu. L’accordo in tal senso è stato sottoscritto dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, dal presidente dell’Amat Giorgia Gira, dal presidente dell’Amiu Carloalberto Giusti e da Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer di Eni.

La sperimentazione partirà il prossimo 1 marzo e si concluderà il 30 agosto. Il gasolio tradizionale verrà sostituito, senza alcun costo aggiuntivo per il Comune e le due aziende pubbliche locali, dal nuovo combustibile Enidiesel+ la cui parte rinnovabile viene prodotta da Eni grazie a un brevetto che ha consentito la trasformazione di raffinerie convenzionali in bioraffinerie, cioè in grado di trasformare materie prime di origine biologica, inclusi gli oli vegetali usati e grassi animali, in biocarburanti di alta qualità.

Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci firma l’intesa con Eni – foto laRinghiera

L’accordo prevede anche di mettere in campo azioni finalizzate a favorire e incrementare la raccolta degli oli alimentari usati e di frittura che i cittadini di Taranto consegnano al servizio di raccolta differenziata di dell’Amiu per trasformarli in biocarburante nella bioraffineria Eni di Venezia, a Porto Marghera, e a breve anche a Gela. Appositi contenitori per la raccolta degli oli alimentari esausti saranno a breve posizionati anche all’interno della Raffineria di Taranto e tutti i lavoratori riceveranno una tanica e apposite istruzioni per facilitare il conferimento degli oli di cucina.

Con la sperimentazione a Taranto  si ampliano le collaborazioni avviate da Eni con le società multiutility di Torino, Venezia, Roma e dell’Emilia Romagna e i cui test effettuati hanno dimostrato importanti benefici a livello di qualità dell’aria, economico e industriale. Rispetto al gasolio tradizionale, infatti, Enidiesel+ presenta una componente rinnovabile che riduce le emissioni inquinanti fino al 40%, consente un risparmio dei consumi di circa il 4% e una riduzione dei costi manutentivi del motore. Anche i mezzi di Amiu e Amat che utilizzeranno l’ecodiesel saranno monitorati in collaborazione con l’Istituto Motori del Cnr.

“Lavoriamo per una riforma profonda delle nostre società partecipate per restituire ai cittadini servizi in linea con i migliori standard nazionali – ha spiegato il sindaco di Taranto – l’iniziativa in questione, oltre ad essere un test tecnico, rappresenta un passaggio significativo in questa direzione e dimostra ulteriormente come una corretta interazione tra la nostra comunità e le grandi industrie presenti sul nostro territorio sia un’opportunità di sviluppo e sostenibilità, senza alcuna deroga sui temi dell’ambiente, dell’occupazione, dello sviluppo”.

“Eni è stata la prima al mondo a trasformare una raffineria tradizionale in bioraffineria per produrre biocarburanti di altissima qualità come l’innovativo carburante Enidiesel+, utilizzando una tecnologia che abbiamo sviluppato al nostro interno – ha detto Ricci di Eni – e oggi il nostro obiettivo è ridurre progressivamente, fino ad azzerare, l’utilizzo di materie prime edibili, compatibilmente con il rispetto delle obblighi normativi imposti dalle normative europee e nazionali in merito ai biocarburanti e con le disponibilità di materie prime alternative cosiddette avanzate, sulle quali come Eni stiamo investendo molto in ricerca. Con l’accordo siglato con il Comune di Taranto e le sue aziende municipalizzate, città nella quale abbiamo una delle nostre raffinerie più importanti, confermiamo l’impegno per lo sviluppo dell’economia sostenibile e consolidiamo l’impiego di un rifiuto, l’olio di frittura, come materia prima importante per la produzione di Enidiesel+”.