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Sversamento di petrolio in Val d’Agri, controlli fino a Taranto

Pubblicato | da Michele Tursi

L’Eni ammette. Da agosto dello scorso anno, dal Centro Olio di Viggiano, sono fuoriuscite 400 tonnellate di petrolio. I dirigenti del cane a sei zampe lo hanno reso noto durante il vertice svoltosi al Ministero dell’Ambiente. La vicenda è ora di “rilevante interesse nazionale” tanto che lo stesso ministero e la Regione Basilicata svolgeranno, a partire dai prossimi giorni, una maxi ispezione che riguarderà l’intera filiera del petrolio: dai pozzi della Val d’Agri, alle condotte che arrivano fino a Taranto.

“Ispra e Arpa Basilicata – scrive il ministero dell’Ambiente – condurranno nei prossimi giorni, con la piena disponibilità di Eni, un’ispezione straordinaria nel Centro Olio Val d’Agri di Viggiano per verificare le azioni poste in essere dall’azienda per far fronte alla situazione di emergenza che si è creata a seguito dello sversamento di idrocarburi”.

Al vertice hanno partecipato i tecnici del dicastero, della Regione (presente l’assessore Francesco Pietrantuono), di Eni, Ispra (con il direttore Stefano Laporta), Arpa Basilicata e di Unmig per conto del ministero dello Sviluppo Economico. “I controlli saranno effettuati sul processo produttivo secondo i parametri e gli standard in vigore per le autorizzazioni nazionali ed entro la fine di maggio le risultanze emerse saranno oggetto di una seconda riunione del tavolo”. Ricordiamo che l’attività estrattiva è ferma a seguito della sospensione di 90 giorni decisa dalla Regione Basilicata.