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Porto di Taranto, Prete commissario per altri sei mesi

Pubblicato | da Michele Tursi

Sergio Prete resterà per altri sei mesi alla guida dell’Autorità portuale di Taranto. Il ministero dei Trasporti, infatti, ha prorogato la nomina a commissario in attesa che si definisca e si concluda il percorso di riforma del sistema portuale italiano che prevede il passaggio alle Autorità di bacino. Prete, il cui mandato di presidente era scaduto nel giugno scorso, era stato nominato commissario per sei mesi dal ministro Delrio il 13 luglio del 2015. Il decreto prevedeva analogo provvedimento per i porti di Bari (Francesco Palimiro Mariani) e Brindisi (Cv Mario Valente) che seguiranno lo stesso iter di Taranto.

Sergio Prete (Autorità portuale Taranto)
Sergio Prete (Autorità portuale Taranto)

Dopo la defezione di Tct e dei due principali azionisti Hutchinson e Evergreen, lo scalo ionico continua a non avere un vettore internazionale per la movimentazione container. Molti big players hanno messo gli occhi sul porto di Taranto. La primavera dovrebbe portare qualche bella notizia in riva allo Jonio. A fine mese, infatti, sarà emesso il bando per raccogliere le manifestazioni di interesse e tra aprile e maggio si dovrebbe conoscere il nome dei soggetti interessati ad operare a Taranto. Il documento avrebbe dovuto essere già pronto ma lo stop imposto dalla Corte Costituzionale alla riforma Delrio ne ha rallentato l’iter. Governo e Autorità portuale faranno tesoro dell’esperienza passata: probabilmente non ci sarà un solo concessionario sul molo polisettoriale e l’attività non si limiterà al solo transhipment. Anche perchè con un unico operatore sarebbe difficile ricollocare tutti i 540 lavoratori ex Tct in cassa integrazione fino al prossimo mese di settembre.

Sulla banchina del polisettoriale, intanto, sono in corso i lavori di consolidamento necessari per procedere ai dragaggi di approfondimento del fondale marino fino a 16,5 metri. Utile per le operazioni di carico/scarico delle mega portacontainer è anche l’innalzamento della banchina. Per le grandi navi, infatti, non va considerato solo il pescaggio in mare, ma anche la parte che emerge che può arrivare fino a 50/55 metri. Per questo, avere una banchina più alta di un paio di metri, rende più agevoli e veloci le attività con le gru.