Cooltura, Eventi
FUORI MISURA: tutte a spasso come Daisy
Nonostante la piccola parentesi di aria fresca di queste ultime ore, l’estate ormai è arrivata. Lo so, non sto affermando nulla di nuovo. Ma questa mia premessa è assolutamente necessaria per introdurre un argomento che mi sta particolarmente a cuore: come non vestirsi, in città, durante il periodo estivo.
Per quanto comprenda la voglia di mare, di abbronzatura, di libertà che la stagione estiva porta con sé, non comprendo, nel modo più assoluto, il perché a questi desideri corrisponda, in proporzione, una sempre maggiore quantità di pelle che viene mostrata. In estate ci si scopre, mi direte. Giusto! Ed io vi domando: fine a che punto è lecito farlo senza scadere nel “troppo”? Anche se siete bellissime adolescenti o avete uno stacco di coscia non indifferente, stile Daisy Duke di Hazzard, vi prego, non indossate gli shorts “mostra chiappe” in ogni dove! Li trovo ovunque: dall’ufficio postale sino al negozio di animali sotto casa. Per non parlare di chi associa gli shorts agli stivali in pieno luglio, sotto 36 gradi! Inaccettabile. O di chi sceglie, al contrario, sandali, dalla misura sbagliata, da cui sbucano e scivolano le dita in modo inesorabile verso il pavimento! Ma non è tutto, perché c’è anche chi decide di camminare, con estrema naturalezza, in pareo o abito trasparente e costume in bella vista. Ed io mi domando: perché? Se siete tornati dalla spiaggia e avete necessità di fare delle commissioni: tornate a casa, fate una doccia veloce, indossate un leggero abito di lino e via! Non è poi così impegnativo, credetemi. Le trasparenze e le chiappe lasciamole in spiaggia e ai selfie selvaggi. Ma il problema non riguarda solo il gentil sesso, ma anche gli uomini che, durante l’estate, allietano i nostri sensi con pinocchietti, canotte e infradito trascinate a dismisura! Evitate di considerare la città come una succursale del lido dove vi abbronzerete e trascorrerete le vostre ore di relax. Non è un male ricordare che ogni luogo e/o evento richiede un outfit specifico e diverso e che rispettarne le regole, se pur non scritte, non è sinonimo di rigidità, ma di rispetto verso se stessi e verso chi ci vive accanto.
Quindi occhio allo stile e mai fuori misura!
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