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Festival di Poesia Civile e Contemporanea del Mediterraneo, ecco la quarta edizione

Pubblicato | da Redazione

Il Festival di Poesia Civile e Contemporanea del Mediterraneo, alla sua quarta edizione il cui titolo è VII Cielo. Poetry & Experience Sense. “Vuol essere un invito a guardare tutto con occhi nuovi, a percorrere la scala dorata, a ritornare in comunicazione con il cuore dell’umano e della natura e ricominciare con una visione del tutto inedita” si legge nella scheda che introduce l’appuntamento de 23 maggio, la conferenza stampa di avvio.

“Primo, nato come Chiedi alle polveri, in omaggio al capolavoro di J. Fante, continua il suo cammino, ma il titolo Chiedi alle Polveri non svanirà nel nulla. Esso, infatti, come da visione iniziale, diventerà il premio nazionale di poesia civile, confluendo assieme al festival nel progetto La Restanza”.

LA RESTANZA.La resilienza di chi resta” è un progetto di rigenerazione artistico culturale, con l’obiettivo di ridefinire attraverso la cultura e le arti una rigenerazione turistica ed economico-sociale della città di Taranto. “L’edizione 2022 ha partecipato, è stata ammessa ed è finanziata da AVVISO PUBBLICO- FONDO SPECIALE CULTURA E PATRIMONIO CULTURALE (art. 15 L.R. 40/2016) – spiegano gli organizzatori – Il progetto ha come obiettivo il riconoscimento dell’Agenda 2030 nei seguenti punti: Persone, Prosperità, Pace, Partnership, Pianeta istruzione di qualità, Città e Comunità sostenibili e Innovazione. Il tutto sarà supportato da 7 azioni di intervento. Sin dalla prima edizione del 2019, infatti, La Restanza si è distinta per la volontà di sovvertire il destino della città, non relegandola più allo spazio della produzione industriale  – da qui le polveri – ma ripristinando l’antico splendore decantato da poeti e artisti di ogni epoca attraverso il carattere salvifico della Poesia, la sola in grado di far tornare la nostra città il Tempio della POESIA, della parola e della retorica.

Il prossimo 23 maggio 2022, alle ore 18:00, si terrà online, su Facebook e su YouTube, la conferenza stampa. A seguire, reading poetico e dialogo del poeta statunitense Mark Lipman con Paolo Gambi, artista, poeta e performer.

Il festival durerà da maggio ad ottobre. Il primo appuntamento si terrà venerdì 27 maggio, presso CRAC Puglia, alle ore 18:00. Per la categoria Inediti, Tiziana Magrìprogettista de La Restanza e direttrice del festival- introdurrà Rosaria Scialpi, autrice della silloge poetica Lembi di verità, pubblicato con L’Erudita, marchio di Giulio Perrone Editore.

Alle ore 18:30, invece, sarà presentata l’antologia poetica Le radici del cielo, contenente scritti dal 1963 al 2011, del compianto poeta tarantino Angelo Lippo e pubblicata da Bertoni Editore.

Lo scrittore Cosimo Argentina dialogherà con Antonella Lippo -curatrice dell’antologia- e con il poeta e critico letterario Simone Giorgino.

A seguire, gli interventi a cura di Giulio De Mitri, Presidente Scientifico CRAC Puglia.

Incursioni poetiche a cura di Axel Caponio e Bruno Peluso.

DOVE: CRAC Puglia, Corso Vittorio Emanuele 17, Taranto

QUANDO: 27/05/2022

ORARIO: Inizio h 18:00

Il 28 maggio 2022, presso la libreria Ubik di Taranto, l’autore Cosimo Argentina, nato a Taranto e residente in Brianza, dove insegna Diritto ed Economia, presenterà per la categoria Impegno civile il suo libro Vicolo dell’acciaio, Edizioni Hacca. A dialogare con l’autore Angelo Di Leo.

DOVE: Libreria Ubik, Via Cataldo Nitti 27, Taranto

QUANDO: 28/05/2022

ORARIO: Inizio H 19:00

Il punto book degli incontri è in collaborazione con Libreria Ubik. Organizzazione Ass. Contaminazioni. Il manifesto del festival (diffuso dall”ufficio stampa) è stato realizzato dall’illustratrice Giada Negri e con concept art di Tiziana Magrì, “è dedicata interamente al nostro territorio e alla nostra identità mediterranea. Essa è un inno alla rinascita e alla comunione fra umano ed elemento naturale, come simboleggiato dal bambino e la coda del delfino. Il delfino, a sua volta, è simbolo della città di Taranto. L’ulivo, invece, è un millenario simbolo della Puglia e delle ricchezze che la terra ci offre. L’identità mediterranea, che ci appartiene e che dobbiamo riscoprire, è tratteggiata nel colore rosso con cui è stata realizzata la splendida frase di Pasolini ed è testimone dell’inestimabile ricchezza di questo mare, del corallo” si legge infine nella nota di presentazione.