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Esce oggi “Metro Stories” primo album di Fanelly, tarantina trapiantata a Parigi

Pubblicato | da Redazione

Esce oggi su tutte le piattaforme digitali e fisicamente su Bandcamp, “Metro Stories”, primo album della musicista di Taranto Anna Fanelli (in arte Fanelly).

“Mi sono ispirata ai passeggeri incrociati nella metro di Parigi. Ho immaginato le loro attese, i sogni, le delusioni. Ogni canzone, infatti, racconta una storia”, spiega la musicista che da anni vive nella capitale francese.

Proprio a Parigi, dopo una laurea in Economia conseguita a Bologna, è scoppiata la passione per la musica. “All’indomani di un concerto di Charlie Winston al Casino de Paris, ho acquistato una chitarra classica ed ho deciso di seguire i corsi di Matthieu Barjolin”.

“Avevo già 33 anni – racconta Fanelly – sono in gran parte autodidatta. Mi sono formata anche con gli insegnamenti online del Berklee College. Reputo che sia una grande fortuna vivere in un’epoca in cui il sapere é accessibile a tutti”.

Per i testi l’ispirazione attinge da due eventi dolorosi. “La scomparsa del mio papà, ex operaio dell’Ilva, al quale Metro Stories è dedicato – aggiunge la cantante – e gli attentati di Parigi nel 2015. Questi ultimi segnano in particolare, il brano “It’s gonna make a little difference”, uno dei più jazz dell’album. Per me la musica è diventata quasi una terapia”.

L’album viaggia su ritmi diversi pur mantenendo una cifra stilistica già ben delineata e riconoscibile. Gli arrangiamenti sono affidati ad una solida formazione italo-francese: la contrabassista Sélène Saint-Aimé (considerata la nuova rivelazione jazz in Francia), il chitarrista Matthieu Barjolin, i pugliesi Davide Chiarelli alla batteria e percussioni, Andrea Cianca alla chitarra solo, il musicista Elio di Menza alla chitarra.

Attraverso le 10 tracce di “Metro Stories” (incluso un originale preludio costituito dal reverse del ritornello del pezzo successivo), il timbro melodioso e vellutato di Fanelly si stende su ritmi pop, jazz e delle onomatopee che evocano le derive della nostra società.

Nella track list dell’album scopriamo personaggi emblematici: c’è “Superhero” che prova a salvare gli uomini da se stessi. Oppure “The Bubble Man”, artista di strada che fa bolle di sapone. Fino alla protagonista di “Over”, il pezzo più mediterraneo, che ha messo i sogni nel cassetto “per tenere a bada la casa”.

In “Koria” Fanelly ritrova il calore della sua lingua materna. “E’ la prima canzone che ho scritto – racconta – Ho ripreso l’arpeggio di Blackbird di Paul McCartney, mentre con mia figlia facevamo un gioco, divertendoci ad invertire il senso di alcune parole”.

Registrato tra Francia e Italia, mix e mastering a cura di Francesco Gaudio, questo album colpisce per sincerità e per la purezza degli arrangiamenti. Per il suo debutto Fanelly ha effettuato un livestreaming instagram.