Skip to main content

Elezioni 2005, quel trionfo alla vigilia del dissesto

Pubblicato | da Giuseppe Stea

(parte 14) Per il rinnovo del Consiglio comunale stavolta l’avversario principale della Di Bello è Ludovico Vico con il suo “Buongiorno Taranto”; uno slogan che vuol significare che Taranto viene da una lunga nottata, come nella commedia di Eduardo De Filippo “Napoli milionaria”, dalla quale bisogna uscire.

Uno slogan in sé bello, ma che non parla a quanti nel corso degli anni sono stati conquistati dalla politica della Di Bello e ritengono che Taranto abbia vissuto una giornata di sole che bisogna continuare a vivere.

Cataldo Peluso, un lettore del Corriere del giorno, scrive: “Ormai da tempo, nella nostra Città, campeggiano i manifesti con lo slogan “Buongiorno Taranto”. Perché buongiorno? Da cosa ci dobbiamo svegliare? Da una Città con l’Università, rinnovata nell’aspetto (grazie al Progetto Urban) e nelle istituzioni, che ha riavuto il Palamazzola (quanti ricordi di quand’ero bambino), che ha recuperato il suo porto, che può svilupparsi nel campo del turismo. Oggi possiamo respirare un’aria meno malsana di prima, divertirci con gli amici e le famiglie presso i nuovi punti di incontro come i giardini Virgilio o la pineta di Cimino”.

La manifestazione d’apertura della campagna elettorale del centro-sinistra si tiene al cinema Fusco e fa emergere con tutta chiarezza negli interventi dei vari leader il permanere di tensioni non sopite.

Vittorio Angelici torna intanto sull’argomento della ricomposizione dell’arcipelago centrista in una situazione che “pone ai Partiti di “centro” il problema della ricomposizione dell’arcipelago centrista, oggi eccessivamente frammentato e quindi inincidente nel determinare la vita sociale, civile ed istituzionale del nostro Paese. Questo si, è un problema che necessiterebbe riflessioni e decisioni conseguenti. Quando concretamente si farà, la prima a trarne vantaggio sarà la Democrazia italiana”.

Incontri nei mercati, con le categorie sociali, approfondimento delle proposte programmatiche dall’ambiente al commercio, dal porto all’industria: il confronto tra i candidati Sindaci si sviluppa sui contenuti e tende a dare visivamente la sensazione di una “normalità democratica” ritrovata dopo gli anni del “citismo”. Non mancano confronti diretti, sulla stampa, tra Di Bello e Vico.

A testimoniare l’importanza del voto c’è la scesa in campo di moltissimi big nazionali sia del centro-destra che del centro-sinistra.

Si vota il 3 aprile e non si ricorrerà neppure al ballottaggio: Rossana Di Bello si riconferma Sindaco al primo turno.

Partiti Voti %
D.S. 19.324 15.78
P.R.C. 2.738 2.24
COM. ITAL. 2.060 1.68
S.D.I. 3.798 3.10
VERDI 562 0.46
UDEUR 1.770 1.45
MARGHERITA 5.384 4.40
U.D.C. 20.079 16.40
F.ZA ITALIA 13.167 10.77
A.N. 11.860 9.69
M.S.I. FIAM. 422 0.34
L. FLORIDO 5.779 4.72
MANI PULITE 268 0.22
FORUM 3.827 3.13
DI BELLO 19.114 15.61
PROGET. SUD 874 0.71
TARANTO S. 874 0.71
LISTA ROSA 1.857 1.52
L. TARANTO 643 0.53
L. CONDEMI 6.654 5.43
MUSSOLINI 751 0.61
MOV. POPOL. 411 0.34
SUD LIBERO 94 0.08
MOV. DISOC. 106 0.09

Elezioni comunali – 3 aprile 2005 – Fonte: Ministero dell’Interno

Candidati Sindaci Voti %
DI BELLO 76.046 57.88
VICO 45.324 34.50
CONDEMI 8.103 6.17
MASI 815 0.62
LA GIOIA 789 0.60
QUARANTA 172 0.13
ALFANO 139 0.11

Elezioni comunali (primo turno) – 3 aprile 2005 – Fonte: Ministero dell’Interno

Dal voto esce un Consiglio comunale così composto:

Gruppo “Unione Democratici Cristiani”: LEONE Raffaele, SCARFATO Emma, BIANCHI Maddalena, RICCHIUTI Mimmo, LONOCE Lucio, DE MARTINO Michele, BITETTI Pietro

Gruppo “Con Di Bello”: PASTORE Pietro, DI BELLO Vittorio, LESSA Giuseppe, DI CAMPO Donato, BRISCI Salvatore, BASILE Emanuele, AGLIATA Valeriano

Gruppo “Forza Italia”: DI CUIA Antonio, CATANIA Nicola, LOMARTIRE Ugo, VITANZA Francesco, UNGARO Giovanni

Gruppo “Alleanza Nazionale”: BRUNO Graziana, PETRELLI Fiore, NACCARI Pio, ROSSANO Arturo

Gruppo “FORUM”: MORELLI Rino

Gruppo “Democratici Sinistra”: VICO Ludovico, LIVIANO Gianni, LEMMA AnnaRita, CAPRIULO Dante, CERVELLERA Alfredo, MOSCA Domenico, D’ONGHIA Vincenzo, TODARO Vincenzo

Gruppo “Margherita”: DI GREGORIO Vincenzo, MALAGRINO’ Clemente

Gruppo “Lista Florido”: FABRIZIO Gianni, DE GIORGIO Egidio

Gruppo “Socialisti Democratici Italiani”: POMES Fabrizio

Gruppo “Lista Condemi”: CONDEMI Filippo, RENNA Cataldo

Ripetendo un copione già visto altre volte, nel centro-sinistra jonico scoppia l’ennesima bufera con relative dichiarazioni più o meno di prammatica.

Giovanni Battafarano: “La sconfitta è dolorosa; serve un confronto”. Ludovico Vico: “La capacità di costruzione del consenso non è stata adeguata”. Ciccio Voccoli parla esplicitamente di “tradimento politico” sottolineando “la valanga di voti disgiunti che sono andati a favore del candidato sindaco del centro-destra … una parte consistente tra gli elettori della Lista Florido, dell’Udeur e della Margherita ha espresso la propria preferenza per la Di Bello”.

Affermazioni che fanno dire a Florido “non penso che sia avvenuto quello che denuncia Voccoli. Il voto disgiunto è un fatto fisiologico. Parlare di tradimento è assurdo”. Più d’attacco la risposta di Pelillo:il segretario del PRC più che parlare degli altri dovrebbe occuparsi del suo partito che ha conseguito un risultato pessimo”. Giovanni D’Auria, vice Presidente della Provincia: “Tradimento? No, direi piuttosto che nei DS c’è stata una scarsa convinzione sulla vittoria di Vico… una parte del partito si è impegnata di più per le elezioni regionali”.

Di fronte alla disfatta di Vico, che prende meno della percentuale conseguita cinque anni prima da Raffaele Valla, ed al dato dei DS che crollano al Comune prendendo oltre otto punti in percentuale in meno rispetto alla Regione, Gaetano Carrozzo ritiene che “dobbiamo interrogarci su cosa non ha funzionato nei programmi e negli uomini che abbiamo presentato”.

Giuseppe Rondinelli, della Margherita, sottolinea come sul voto tarantino pesi “un partito trasversale del 15% circa, che, nello stesso istante, vota Di Bello al Comune e Vendola alla Regione”.

Massimo Ostillio dell’Udeur evidenzia come “non c’è stato gioco di squadra” e rispetto al dato che alle comunali mancano soprattutto i voti di DS e PRC afferma “non voglio fare dietrologia né ricercare singole responsabilità. Non ci ha agevolato una ricerca utilitaristica della coalizione”.

Carrieri dello SDI dà grande significato “al peso di una convulsa fase pre-elettorale”.

Naturalmente cominciano a volare “gli stracci”: Pelillo chiede a Carbotti di dimettersi; nei DS si parla di azzeramento della segreteria. Scoppia una violentissima polemica tra Colaninno del PdCI e PRC: “Voccoli è stato il primo demolitore, facendo cadere la candidatura di Ostillio”.

Di fronte ad un “dibattito” che non porta da nessuna parte si leva qualche voce tendente a modificare il tiro; Calabrese, coordinatore della Lista Florido: “l’Unione si rimbocchi le maniche. Bisogna smettere di farsi del male”, Gianni Liviano:a che serve litigare?”, Sorrentino, segretario provinciale della UIL: “dopo la sconfitta un’inutile caccia alle streghe”, la Sinistra DS: “non siamo interessati ad una resa dei conti ed a far volare gli stracci… si torni alla politica”.

Ben altro il clima nel centro-destra con la Di Bello che ecumenicamente dichiara a botta calda che “adesso voglio una Città serena”; rispetto alla sua nettissima affermazione: “qualcuno l’ha definita un plebiscito, altri una vittoria a furor di popolo; per me è una grande responsabilità, è una straordinaria dimostrazione di fiducia da parte dei miei concittadini che evidentemente hanno premiato il mio impegno”.

Ma la formazione della giunta si rivela più complicata del previsto, soprattutto per le difficoltà interne ad AN.

Giunta che, alla fine, risulterà composta dal Vice-Sindaco TUCCI Michele (UDC) e dagli Assessori BASILE Emanuele (Con Di Bello), D’AMBROSIO Giuseppe (Con Di Bello), DE MARTINO Michele (UDC), DI CUIA Massimiliano (Forza Italia), FORLEO Alessandro (AN), FUNICIELLO Clara (UCD), GENTILE Angela (Forza Italia), INGROSSO Umberto (Con Di Bello), PASTORE Vincenzo (Con Di Bello), ROSSANO Arturo (AN), SCARFATO Emma (UDC).