Piani Alti
Da Apollo 11 allo spazioporto. Taranto/Grottaglie attende il suo “grande balzo”
Cinquant’anni dallo storico allunnaggio di Apollo 11. Chissà se tra mezzo secolo potremo festeggiare il primo volo dallo spazioporto di Taranto/Grottaglie. Considerati i tempi della politica dovremmo farcela. Sempre che, nel frattempo, chi ci governa non decida di virare verso nuovi, sconosciuti e irraggiungibili orizzonti.
Tanto tempo fa, pochi ancora lo ricordano, Taranto/Grottaglie era un normalissimo aeroporto dal quale i passeggeri salivano e scendevano dagli aerei che si alternavano sulla vecchia pista che non era lunga e larga come quella attuale. Poi tutto è cambiato. Lo scalo è diventato come quei vecchi villaggi di cercatori d’oro ormai abbandonati, un fantasma.
Con l’arrivo di Alenia, qualcuno tirò fuori dal cilindro la “vocazione cargo” e giù progetti, studi, pioggia di finanziamenti, tutto virtuale, prima di Internet! I piani regionali di trasporto, le relazioni dell’Enac, le dichiarazioni dei manager aeroportuali tracimavano entusiasmo per il radioso futuro di Taranto/Grottaglie, mentre Bari e Brindisi… si accontentavano di qualche milione di passeggeri all’anno.
L’opzione cargo, però, finì sepolta dal peso delle promesse sparate a vanvera e fu soppiantata dalla “vocazione industriale”. Fumosa genialata ad alto contenuto tecnologico con venature fantasy. Il mondo sarebbe stato presto governato dai droni, profetizzò il vate di turno e tutti avrebbero preso vita nei capannoni di Taranto/Grottaglie prima di invadere i cinque continenti. A Bari e Brindisi, più modestamente, si costruivano nuove aerostazioni con nuovi servizi per accogliere più passeggeri.
Infine l’aerospazio. Un’Odissea che in confronto quella di Kubrick è una passeggiata per giovani marmotte. Il primo spazioporto d’Europa, estica…! Ai piani alti, evidentemente, serviva qualcuno da inguaiare. Non uno qualsiasi. Ennò, qualcuno abituato a bere di tutto. “Eureka!”, esclamarono in coro: Taranto/Grottaglie. Lo spazioporto è materia di pavoneggiamento galattico. Un depliant da esibire ad ogni latitudine: dalle fiere specializzate, alle missioni di rappresentanza. Che fortuna questi di Taranto/Grottaglie. Bari e Brindisi non hanno capito niente: si ostinano a proporre nuovi voli nazionali, internazionali e intercontinentali. Poveretti!
Un piccolo passo per l’uomo, un grande balzo per l’umanità. A Taranto/Grottaglie da quarant’anni promettono… la luna, ma non si alza nemmeno una foglia. Ma già una nuova, epica sfida si profila all’orizzonte: il teletrasporto. Sarà questo il futuro di Taranto/Grottaglie.