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Confindustria, Marinaro Presidente. Raccoglimento per Massaro

Pubblicato | da Michele Tursi

E’ cominciata con un minuto di raccoglimento in memoria del gruista di ArcelorMittal Cosimo Massaro, l’assemblea di Confindustria Taranto per l’elezione del nuovo presidente. Un ricordo sentito e doveroso come sottolineato dal presidente uscente Vincenzo Cesareo che ha dato avvio ai lavori nella sala Monfredi della Cittadella delle imprese.

Alla guida degli industriali ionici ora c’è Antonio Marinaro. Una successione senza traumi, anzi all’insegna della continuità che giunge in un momento particolarmente critico per l’economia provinciale. Sono cinque le linee di intervento prioritarie su cui Marinaro intende muoversi.

Azioni di rebranding – restyling dell’immagine del territorio, oggi mediaticamente riconducibile solo alle vicende del centro siderurgico- perché in un territorio attrattivo anche le imprese diventano più competitive e lavorano in condizioni di migliore favore;
Rivitalizzazione del tessuto produttivo – in cui ricadono anche altri settori quali il commercio, l’artigianato, la cultura e il turismo, e qui ritorna la necessità di rafforzamento della rete di relazioni con gli altri stakeholders;
Collante istituzionale – affermazione di un ruolo di collante fra le istanze dei vari attori territoriali, riposizionando l’impresa e il concetto di impresa come possibile “soluzione” di riferimento delle suddette istanze;
Diversificazione produttiva – promozione dei percorsi di diversificazione produttiva con particolare attenzione all’aspetto ambientale e alla possibilità di sviluppare progetti di economia circolare;
Aggregazione – incentivazione dei processi di aggregazione, soprattutto tra piccole imprese, attorno a progetti condivisi di innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale, internazionalizzazione.

Il nuovo presidente di Confindustria mette al centro della sua azione il territorio. “Occorre creare una forte lobby attorno agli interessi del territorio – ha detto – concetto già portato avanti da tempo da Confindustria, ma per far questo dobbiamo allo stesso tempo collaborare con le istituzioni e pretendere che loro ci affianchino nei percorsi più complessi: riaffermare cioè la logica secondo la quale chi arriva da fuori e investe sul nostro territorio deve poter garantire precise ricadute economiche sull’area ionica”.

Marinaro ha fatto riferimento anche alle rivendicazioni delle imprese rispetto agli investimenti che vengono effettuati nell’area di Taranto e in provincia. “Oggi, più che mai – ha proseguito – occorre riaffermare il sacrosanto diritto delle nostre aziende di lavorare per interventi che concernono i processi di risanamento del territorio, ambientalizzazione e bonifiche; quindi, anche in virtù del Contratto istituzionale di Sviluppo, far ripartire i cantieri e accelerare quelli già itinere”.

Vincenzo Cesareo e Antonio Marinaro (foto laRinghiera)

Il neo presidente degli industriali ionici, allarga l’orizzonte dell’economia locale: “Taranto non dovrà più pensare alle proprie dinamiche territoriali come ad una realtà a sé stante bensì quale realtà strategica inserita nella macro-area del Mezzogiorno. Ovviamente tutto ciò comporta anche doversi preparare ad una più forte competizione con i competitors nazionali e internazionali”.

Infine la squadra che supporterà Marinaro.  Paolo Campagna vicepresidente con delega alle infrastrutture e territorio; Piero Chirulli vicepresidente con delega alla finanza e innovazione; Salvatore Toma vicepresidente con delega alla internazionalizzazione ed education; Michele Viglianisi vicepresidente con delega alla Organizzazione; Antonio Lenoci vicepresidente vicario.