Sul Pezzo
Amat Taranto, ok al bilancio. 11 milioni di passeggeri nel 2015
Lo scorso anno l’Amat di Taranto ha trasportato quasi 11 milioni di passeggeri ed ha chiuso il bilancio di esercizio del 2015 con un utile di 120mila euro. I ricavi sono stati 38.213.403 euro, i costi 38.094.355 euro. I ricavi sono così suddivisi: Trasporto con bus 27.236.006 euro, Motonavi 372.240, Sosta tariffata 3.247.370.
In una “città normale” questa notizia passerebbe quasi inosservata. A Taranto, la città del dissesto, costituisce una positiva anomalìa soprattutto in confronto alla disastrosa situazione gestionale e finanziaria dell’Amiu in cui il sindaco Ippazio Stefàno ha avviato un braccio di ferro con i lavoratori e con il sindacato i cui effetti, in termini di qualità del servizio, ricadono esclusivamente sui cittadini cui in questi giorni stanno arrivando le nuove cartelle esattoriali della Tari. Una vera beffa per i tarantini: bisogna pagare una tassa salatissima per vedere ogni giorno i cassonetti sotto casa stracolmi di spazzatura, soprattutto nel fine settimana.
Anche il trasporto urbano, in verità, pur avendo i conti a posto, spesso non brilla in termini di efficienza. Lo sanno bene i cittadini ed i pendolari che utilizzano i mezzi pubblici per recarsi a scuola o al lavoro. Sul piano contabile “questo risultato, il terzo consecutivo che si chiude in utile – si legge in una nota stampa dell’azienda – consolida il piano di rilancio aziendale approvato nel 2013 e fornisce nuovo slancio ai progetti per migliorare ulteriormente le performance aziendali. Tra questi si segnalano la rivisitazione della rete di trasporto urbano, il telerilevamento e l’infomobilità. L’elemento nuovo, che funzionerà da propulsore per la realizzazione del piano industriale, è l’impegno assunto dal consiglio comunale di Taranto di consentire: le assunzioni di ulteriori 6 (sei) unità, due ingegneri e quattro operatori di officina, dalle graduatorie tuttora vigenti; di finanziare con 2 (due) milioni il rinnovo completo del parco bus mediante l’acquisto di 25 nuovi autobus; il consolidamento del capitale sociale attraverso il conferimento alla società Amat, da parte dell’azionista, di crediti vantati nei confronti dell’azienda.
Il socio azionista ha, inoltre, confermato il collegio sindacale, composto dai dottori commercialisti Raffaele Amodio (presidente), Paola Fischetti e Luciano Latartara. Il consiglio di amministrazione, composto da Walter Poggi presidente, dal funzionario comunale Lucia Mastropierro e dall’ingegner Giovanni Matichecchia, resta in carica e il suo eventuale rinnovo avverrà dopo l’imminente pubblicazione del decreto Madia relativamente alle società partecipate”.
Commenti positivi del sindacato alla chiusura del bilancio 2015 dell’Amat. Per Carmelo Sasso segretario generale della UilTrasporti di Taranto si tratta “sicuramente di un segnale incoraggiante che premia gli sforzi sinergici compiuti in questi anni dalla dirigenza e dai lavoratori. Questo mette l’azienda in posizione di sicurezza rispetto a scenari legislativi futuri ancora non delineati ma che, inevitabilmente, muteranno nel breve periodo”.
Per Giuseppe Cavallo, segretario aziendale Cisl Reti “gli impegni assunti dal Comune di Taranto, ente proprietario, ci spingono ad adoperarci affinchè Amat Spa possa crescere ancora, ma soprattutto ci si deve impegnare affinchè si possa fornire un servizio alla cittadinanza sempre più efficiente e vicino agli standard europei sia in termini di servizi che di efficienza dei mezzi, rispondendo adeguatamente alle esigenze legittime dei tarantini ed alle aspettative dei lavoratori”.