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Asili nido, il Comune cambia marcia
Previsione di un piano straordinario per le assunzioni a tempo indeterminato del personale insegnante ed educativo negli asili nido nel triennio 2016/2018 e stabilizzazione dei precari di tali profili: sono questi i contenuti della delibera.
Proposta dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Gina Lupo, e licenziata dalla Giunta nel corso della seduta di questo pomeriggio, la delibera parla di un piano straordinario. “Permetterà la sostituzione di chi andrà in pensione nel prossimo triennio – spiega la Lupo – la stabilizzazione degli insegnati precari assunti a contratto a tempo determinato nonché l’assunzione di nuova forza superando così il blocco delle assunzioni nella P.A. La legge n. 160/2016, recante “Misure finanziarie urgenti per gli enti locali ed il territorio” ha dettato importanti novità riguardo la deroga del blocco del rinnovo del turn over per il personale educativo e scolastico, con la possibilità di definire un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato. I Comuni, dunque, possono avviare negli anni 2016-17-18 un piano straordinario di personale insegnante ed educativo necessario per consentire il mantenimento dei livelli di offerta formativa. Queste importanti novità – conclude l’assessore – sono state accolte come una opportunità storica che il Comune di Taranto non poteva lasciarsi assolutamente sfuggire, al fine di potenziare l’offerta formativa degli asili nido, fiore all’occhiello di questa Amministrazione”.
Due mesi fa, Palazzo di Città la pensava diversamente.
Si tratta di un passo politico importante, dunque. Un cambio di marcia che auspicavamo. Ma è il primo di una lunga serie di passi concreti da compiere.
Di sicuro, il Comune asseconda finalmente l’istanza più radicale, e legittima, mossa in questi ultimi mesi da genitori e addetti ai lavori degli asili nido municipali. A fronte di un’assurda politica di taglio e “ridefinizione” dell’offerta pubblica (l’assessore che ha preceduto la Lupo ne era alfiere convinto, prima di essere defenestrato causa ennesimo rimpasto) il comitato dei genitori si era sempre chiesto perché il Comune non potesse procedere al potenziamento del personale come sta avvenendo in altre realtà italiane, invece di chiudere o destrutturare un servizio comunale che funziona.
Seguiremo passo passo la vicenda che intanto ha segnato una svolta politica.