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Vj’S Mind, un’officina artistica nel cuore della Città vecchia

Pubblicato | da Michele Tursi

La rigenerazione culturale e sociale della Città vecchia di Taranto passa anche attraverso luoghi di aggregazione, spazi di arte e creatività. Lentamente, grazie all’intraprendenza di associazioni e privati, le antiche botteghe artigiane prendono nuova forma trasformandosi in officine di lavoro contemporanee, moderni store di oggetti d’arte home made.


Un percorso che, non essendo supportato da alcuna programmazione, procede a macchia di leopardo e si concentra prevalentemente nelle aree più attrattive dal punto di vista turistico e commerciale. Una rigenerazione spontanea, forse per questo più autentica. Chi apre nuove attività nella Città vecchia lo fa in forza della convinzione sulle potenzialità di questa parte di Taranto e non per calcolo o per beneficiare di incentivi.


A questa nuova fascia di maker 4.0 approdati in città vecchia, appartiene Ilaria Ligonzo, in arte Vj’S Mind. Nel suo know how ultra decennale esperienze di vario tipo: dalla creazione di sfondi e ambienti digitali, alla rivisitazione di complementi e oggetti d’arredo in chiave pop e contemporanea. Un’artista cui piace esplorare nuovi territori tanto da trasferire il baricentro della sua attività in Città vecchia.

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La sua officina/laboratorio affaccia sul lato lungo di San Cataldo, in via Duomo 129. La porta verde smeraldo è un gate di accesso ad una nuova dimensione fatta di colori, tradizione e innovazione, tutto condito con una buona dose di ironia. Stampe, pumi pop, cuori sacri. Linguaggi diversi: cinema, musica, pubblicità, icone, mass media. Sacro e profano. Frullati, miscelati con tecniche digitali o con manualità artigianale e artistica.


Le sue opere arredano ristoranti e alberghi in giro per l’Italia, sono esposte in prestigiose vetrine di design, hanno animato eventi al Fuorisalone di Milano. Ora la scommessa nel cuore di Taranto, tra le scorribande dei “panarijdde” e la curiosita dei turisti. Contrasti forti che solo la Città vecchia sa regalare. “Sono qui da poco – confessa Ilaria – ma l’Isola mi ha già conquistata”.