Cooltura, Libri
Taranto Legge 2019, le scuole fanno rete
La lettura come strumento di accrescimento culturale, esperienza personale, ma anche momento di condivisione. Questo il senso di Taranto Legge, la Rete di scopo rivolta agli studenti tarantini, creata dagli istituti Archita, Aristosseno, Ferraris-Q. Ennio, Pitagora, Maria Pia in Taranto, che ha come partner la Uisp e che quest’anno vede il sostegno del Comune di Taranto.
Il programma di Taranto Legge è stato presentato a Palazzo Pantaleo, nella città vecchia. All’incontro hanno preso parte l’assessore comunale alla Cultura Fabiano Marti, le professoresse Vittora Bosco (liceo Archita), Lucia Schiavone (liceo Aristosseno) e Tiziana Cometa (liceo Ferrarsi-Q. Ennio). L’assessore Marti ha sottolineato l’importanza della lettura a tutte le età, ma soprattutto durante l’adolescenza, ed ha confessato l’entusiasmo con il quale il Comune di Taranto ha aderito alla manifestazione mettendo a disposizione il teatro Fusco e Palazzo Pantaleo, oltre all’acquisto di libri che saranno donati ai ragazzi.
Il primo appuntamento con Taranto Legge è per sabato 23 febbraio, al teatro Fusco. Dalle 10, spazio ai libri, alla musica, all’umorismo, alla danza. Protagonisti della manifestazione, che sarà presentata dai nostri Angelo Di Leo e Michele Tursi, saranno i libri e gli scrittori e in particolare Alessandro Cobianchi con “Di versi di versi” e Nadia Terranova con “addio Fantasmi”. Una festa “per chi legge, chi non legge e chi leggerà”, secondo il famoso motto dei Presidi del Libro, alcuni dei quali sono partner dell’iniziativa (“Il granaio” di Leporano e “Rosa pristina” di Taranto).
Come già detto, quest’anno il progetto si è avvalso della collaborazione del Comune di Taranto che ha condiviso la stesura e la realizzazione della rassegna culturale che terminerà a maggio. Pieno il sostegno ed il coinvolgimento della Uisp, sempre attiva nella diffusione della cultura e del benessere, dell’associazione “Amici Liceo Ferraris”, dello sponsor, l’azienda vinicola “Varvaglione”. Partners della Rete da anni anche le associazioni Alliance francaise, Contaminazioni e Donnasud e “Nati per leggere”, protagoniste nelle precedenti edizioni.
“La Rete – hanno spiegato le professoresse Schiavone, Cometa e Bosco – propone autori ed opere contemporanei, di fama nazionale e locale, e nodi etici forti da approfondire attraverso la lettura. Si progetta con grandi speranze di diffondere a Taranto una civiltà della lettura quindi dell’attenzione, dell’ascolto, della scoperta, della riflessione, dell’immaginazione, della pacifica convivenza, tutti valori che la pratica della lettura ispira e coltiva”. Non a caso il tema di quest’anno è “Memoria e Identità”, il riconoscimento di sé, la valorizzazione della propria e dell’altrui persona passano attraverso la riscoperta del tempo come valore.
Gli autori scelti per la data del 23 febbraio sono diversi tra loro, ma entrambi molo interessanti. Nadia Terranova con “Addio fantasmi” ci fa riflettere su quanto sia importante tornare nei luoghi del dolore, chiudere con i traumi del passato, arrivare persino a crederli un’opportunità di vita. Tenero e ironico, invece, il mondo dei ricordi di Alessandro Cobianchi, che in “Di versi diversi”, pagine di prosa e di poesia, scopre la sua più vera identità, per molti versi già iscritta nella sua fanciullezza da Pugliese doc. Dal ricordo come dimensione personale alla memoria come dimensione collettiva: pagine che potranno sicuramente ispirare una Taranto che legge a progettare scenari di rinascita. Le attrici Amelia Quaranta e Antonella Chiloiro, leggeranno alcuni brani dei due autori.
A condire con la giusta dose di umorismo la manifestazione del 23 febbraio al teatro Fusco, saranno anche le vignette di Nico Pillinini, autentico fustigatore di potenti e politici di tutte le appartenenze, prestato per un giorno alla festa di “Taranto legge” per sottolineare dal vivo con la sua graffiante matita i passaggi significativi della discussione. Ci sarà spazio anche per la musica di Melga con le sua serissima leggerezza, tra indie e pop mai banale, sonorità acustiche da cantautorato e musica elettronica e per la coinvolgente danza hip hop del coreografo e ballerino Vincenzo D’Alconzo, in arte Spyke, che saprà sicuramente coinvolgere gli oltre 400 ragazzi in sala. Due ore di spettacolo per fare e promuovere la cultura e le buone letture.