Cooltura, Il lato bello
Taranto, il Maestro d’ascia Portacci accolto in Capitaneria
Nella Capitaneria di Porto di Taranto l’incontro con un veterano della marineria. Il
Comandante, Capitano di Vascello Rosario Meo, ha accolto infatti il Maestro d’ascia Antonio Portacci, fratello inoltre del noto Cataldo scrittore di cose tarantine e anch’egli Maestro d’ascia.
‘Nell’occasione, Antonio Portacci (classe 1939 – di legge nella nota della Capitaneria – nel donare alla Capitaneria due modellini di barche pescherecce, ha ricordato l’importanza che per la marineria locale rivestiva l’Ufficio Gente di Mare della Capitaneria confermandosi persona d’indole gentile, ma risoluta e appassionata nel rivendicare i valori della marittimità tarantina: il suo breve discorso è stato un esempio di limpida oratoria in cui ogni parola è stata pensata e ponderata con attenzione, com’era un tempo costume tra gli artigiani autodidatti’.
I due modellini di imbarcazioni, di cui ha fatto
dono il Maestro Portacci, ‘sono un barcone di foggia settecentesca per la pesca in Mar Grande con l’ausilio di nasse e reti, in legno di quercia robusta trattato con pece (tipologia scomparsa in città al principio del Novecento), ed una lancia di salvataggio in dotazione alle navi’.
Il Comandante Meo ‘ha sottolineato i legami sociali che avvicinano la sua terra d’origine, la Campania, alla cultura popolare dell’arco ionico, e di quella di Taranto in particolare. Una comunità che è espressione di una delle più affascinanti realtà insediative del Mediterraneo, caratterizzata da storie di fatica e di pazienza che vedono protagonisti quegli artigiani del mare come Antonio Portacci, ora
orgogliosi custodi di tecniche, abilità e tradizioni, ora romantici esponenti della Tarentinità’.
Erano presenti alla cerimonia, ‘oltre ad Angelo Portacci, figlio del Nostro, ed al Comandante in Seconda della Compamare, Comandante Fausto Schirone, l’Ammiraglio Fabio Caffio ed il dott. Pierluca Turnone, direttore del Museo Civico Etnografico “Alfredo Majorano”: un ambiente dello stesso Museo dedicato agli attrezzi per la pesca e alle antiche professioni del mare sarò presto arricchito, come ha promesso il Maestro Portacci, da modelli simili a quelli donati alla Capitaneria’ conclude la nota.