Elezioni 2017, Piani Alti
Ringrazia Pelillo, cita Sartre e Coelho.. e vota Melucci
Sostanziale ma non formale. “Ringrazio il PD, Melucci, il segretario provinciale Costanzo Carrieri e l’onorevole Michele Pelillo per il rispetto e l’umiltà che hanno avuto nei confronti nostri e del nostro risultato anche se modesto. In questa vicenda, le relazioni umane prevalgono su quelle politiche e costituiscono la base per costruirle. Loro non mi hanno offerto nulla e io non ho chiesto nulla; non è nel nostro stile, né mio né loro. Non so se continuerò a impegnarmi nella politica attiva, certamente non terminerà mai il mio impegno civile, lo dimostra la mia storia personale e professionale”.
Dunque, dopo quello di Bitetti ecco il sostegno, per Melucci, di un’altra porzione della vecchia maggioranza di Stefàno. In questo caso, il puntello arriva dal cartello elettorale ispirato proprio dal sindaco uscente e incarnato dall’ex giudice Massimo Brandimarte. Come alfieri, pronti per un ruolo nella eventuale galassia amministrativa, i due assessori fedelissimi del pediatra, Cosa e Scascamacchia. Appoggio in vista del ballottaggio, quindi. No apparentamento formale, per quello bisogna aver superato il 3%.
“Inizialmente – ha dichiarato Brandimarte – abbiamo pensato di lasciare libertà di coscienza, poi abbiamo deciso di scegliere perché, come dice Sartre l’unica cosa che non possiamo fare è quella di non scegliere e come dice Coelho la capacità di scegliere devi utilizzarla, altrimenti diventa una maledizione. Abbiamo scelto il bene, Rinaldo Melucci, per il bene di Taranto”.
Melucci dal canto suo ha sottolineato l’importanza di fare squadra intorno ad un progetto, a un’identità e a valori comuni condivisi dal centrosinistra: “Il vostro risultato va valutato nel contesto di una città che sta tornando ad essere ruvida. Ripartiamo dalle persone e dalle idee, non dalla demagogia. Dalle persone gentili come Massimo Brandimarte e da quelli come lui che hanno come unico obiettivo il bene della Città. Ho bisogno che intorno a me si crei una rete che sostenga il cambiamento, una rete di intelligenze e di eccellenze per amministrare Taranto e per affrontare temi come lavoro, ambiente e rifiuti”. In quella che Gionatan Scasciamacchia ha definito “la giornata della riconciliazione”, Francesco Cosa ha evidenziato che “Taranto ha bisogno di persone pacate e propositive e di un sindaco giovane come Melucci che rappresenta ideali e speranze ed è un valido interlocutore di Regione e Governo”.