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Leggere? Come danzare…

Pubblicato | da Redazione

Partiamo dal presupposto che onestamente non sono mai stata un’accanita lettrice come molti giovani di questo secolo che sono attratti dalle nuove tecnologie, ma, probabilmente, il nostro è solo un pregiudizio. Ma andiamo per gradi. Il mio ultimo libro letto è stato “Sol negro”, un romanzo in lingua spagnola che parla di una ragazza adolescente che, imbarcata su una nave da crociera, scopre per caso un clandestino africano nella stiva con cui fa amicizia. Grazie a questo rapporto riesce a scoprire quali sono i suoi ideali e i suoi obiettivi. Potrà sembrare fuori luogo ciò che sto per dire, ma in realtà non lo è: la mia passione è la danza, ballando io esprimo me stessa, le mie emozioni, il mio carattere. La danza è qualcosa di cui non posso fare a meno per continuare ad essere felice….è un qualcosa che non ti abbandona mai a meno che non sia tu a volerlo. La danza è un’arte così come lo è la lettura, perché l’autore in quelle parole esprime se stesso. Questo mi fa riflettere perché un qualsiasi ballerino per sentirsi completo e compreso ha bisogno di un pubblico che applauda e di un giudice che ti sproni per migliorarti. Allo stesso modo l’autore ha bisogno di sentirsi gratificato dagli elogi dei lettori e motivato a migliorare la sua opera con le critiche costruttive. Fatte queste considerazioni mi sono resa conto che, disprezzando l’arte della lettura, andavo contro i miei stessi principi: io sono un’artista, tutti siamo artisti e ci esprimiamo in modi differenti quindi il nostro successo sta nel rispetto reciproco. Io sono una ballerina, sono un’artista e in quanto tale rispetto l’arte della letteratura.

Sabrina Adamo