Prezzi stracciati per riempire lo stadio. Assistere alla partita costerà appena 2 euro. Una scelta opportuna da parte della società, che in questo modo mostra di voler aprire alla città, ai tifosi, rafforzando il proposito di mantenere la categoria attraverso questo ulteriore sforzo economico, rinunciando ad un potenziale cospicuo incasso ma stringendo un nuovo patto di fiducia con i tifosi.

Stiamo parlando del Melfi, comprendiamo la delusione di chi pensava si trattasse del Taranto. In terra lucana, infatti,  si annuncia il tutto esaurito domenica prossima per la gara tra Melfi e Taranto. Si tratta di non retrocedere nei Dilettanti e puntare ai playout. Un obiettivo che accomuna entrambe le formazioni che però stanno vivendo una situazione diversa. Melfi a gonfie vele, Taranto senza le vele.

Il Melfi ci crede, non a caso, e chiama a raccolta i suoi tifosi fissando un prezzo irrisorio sul biglietti di ingresso. Chi vuole mantenere la categoria le prova tutte, evidentemente.

Intanto, domani il Taranto allo Iacovone recupera la gara con la Paganese. E’ pur vero che alcuni tifosi avevano già acquistato il biglietto per quella partita che la Lega rinviò dopo i fatti del mercoledì pomeriggio (il raid nel campo B) ma, volendo farlo, una qualsiasi iniziativa promozionale avrebbe potuto comunque tener conto anche di questo fattore residuale (non pensiamo che fossero in migliaia gli acquirenti ufficiali, al mercoledì, per Taranto-Paganese della domenica successiva).

Gli stessi abbonati, per il bene della loro squadra, probabilmente avrebbero gradito e compreso la promozione occasionale ad un prezzo irrisorio. Tant’è. La società non ci ha pensato o non ci ha voluto pensare. Libera di farlo.

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