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L’arte del raccontarsi, una mostra al Dipartimento di Salute Mentale di Taranto

Pubblicato | da Redazione

Venerdì 15 marzo, in occasione della Giornata del fiocchetto lilla, presso la sede del Dipartimento di Salute Mentale (Pad. SS. Crocifisso, in Via SS. Annunziata) di Taranto, dalle ore 9 alle ore 19 sarà possibile visitare la “Mostra creativa: l’arte del raccontarsi” con opere e artefatti realizzati dalle persone in cura presso la Struttura per i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA).

Nell’ambito dei DCA, disturbi del comportamento alimentare, l’arte viene impiegata nel lavoro riabilitativo come modalità espressiva e rappresentativa di contenuti, più funzionale a veicolare le emozioni piuttosto che gestirle con l’utilizzo del cibo.

All’interno del percorso riabilitativo, infatti, le pazienti sono state esortate a trasformare l’arte come strumento di auto-aiuto nei momenti più critici e problematici e come strumento atto a cogliere parti di sé che sfuggono alla consapevolezza.


La mostra si intitola “L’arte del raccontarsi” ed è aperta a tutti, non solo ai professionisti del settore: ogni lavoro porta con sé ciò che è avvenuto nel mondo interno di ciascuna paziente ma nello stesso tempo ha la possibilità di essere condiviso con il mondo esterno. La testimonianza di storie, pensieri personali, disegni, poesie, creazioni, esperienze del percorso di guarigione ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione generale sulla patologia in questione e dunque dare la possibilità di nuove conoscenze attraverso esperienze reali.

La data non è casuale: il 15 marzo, infatti, si celebra la Giornata Nazionale contro i Disturbi dell’Alimentazione, di cui il fiocchetto lilla è simbolo. Si tratta di una giornata istituita nel 2018 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’obiettivo di informare e sensibilizzare sui disturbi del comportamento alimentare. I più conosciuti sono l’anoressia e la bulimia, colpiscono principalmente la popolazione femminile, con un rapporto 9 a 1 tra femmine e maschi, anche se è in aumento il numero di maschi colpiti soprattutto in età adolescenziale e preadolescenziale; secondo i dati del Ministero della Salute vi è un aumento della patologia diffuso in tutto il territorio nazionale di quasi il 40% rispetto al 2019.