Skip to main content

La proposta: “L’ex Banca d’Italia sede dell’università di Taranto”

Pubblicato | da Redazione

L’edificio dell’ex Banca d’Italia, ormai chiusa, sia trasferita al Comune di Taranto e diventi sede universitaria. La proposta arriva dal consigliere comunale Piero Bitetti. “Già mesi addietro – scrive in una nota – proponemmo al Consiglio comunale di Taranto, attraverso una mozione che fu approvata all’unanimità, di richiedere il trasferimento a titolo non oneroso al Comune di Taranto dell’immobile già sede della Banca d’Italia nell’ambito del Cis, il contratto istituzionale di sviluppo, nonché lo stanziamento delle risorse economiche necessarie per il suo adeguamento a prestigiosa sede universitaria fornita anche del servizio di alloggio per i fuorisede (docenti, ricercatori e studenti)”.

Ora Bitetti rilancia la richiesta, “forti della presenza nei ranghi del Governo – scrive – del sottosegretario di stato alla Presidenza del Consiglio, sen. Mario Turco, cui non mancano sensibilità , competenza e attenzione verso le questioni tarantine . Essendo, inoltre, egli stesso profondo conoscitore della realtà universitaria”. La Banca d’Italia, com’è noto, ha dismesso l’immobile di Taranto avviandolo alla cartolarizzazione insieme ad altre sedi in tutta Italia.

“Il trasferimento dell’immobile nella disponibilità dei beni del Comune di Taranto – continua Bitetti – ci consentirebbe di creare una sede universitaria capace di attrarre nella nostra città un maggior numero di studenti e rivitalizzare, al contempo, uno dei luoghi più suggestivi di Taranto qual è piazza Ebalia. Creando le condizioni per una ulteriore crescita della città non solo sotto il profilo culturale ma anche socio-economico. Con un obiettivo ora quanto mai più attuale: il riconoscimento dell’autonomia dell’università di Taranto. La disponibilità di una sede così prestigiosa e in una zona nevralgica di Taranto ci permetterebbe di non farci trovare impreparati alla nascita di un polo universitario autonomo. Siamo certi e fiduciosi che il sen. Turco non farà mancare il proprio prezioso contributo al raggiungimento di questo ambizioso ed importante traguardo”.