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Ketos, video e suoni dalle profondità del Golfo di Taranto
Vedere su un monitor, in tempo reale in streaming, quello che accade negli abissi del mare a chilometri di distanza, magari a trecento e più metri di profondità. e, se sei fortunato, Assistere in diretta al passaggio di un capodoglio o di un branco di delfini ascoltando la loro “voce”.
È la straordinaria opportunità che hanno i visitatori di Ketos Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei, sede della Jonian Dolphin Conservation nel Palazzo Amati in Città vecchia a Taranto, grazie al progetto “Ketos per la blue economy” sostenuto dalla Regione Puglia, Sezione Economia della Cultura – Custodiamo la cultura in Puglia 2021 Misure di sviluppo per lo spettacolo e le attività culturali.
Una delle azioni del progetto – spiega una nota stampa – ha dotato Ketos di una postazione fixed underwater eye che, collegata a una webcam subacquea, consente al visitatore di vedere e di ascoltare in diretta quello che accade sott’acqua nel Golfo di Taranto, di giorno e di notte, senza interferenze dell’uomo e senza alterare gli equilibri naturali.
Il sistema è stato progettato e assemblato dallo Studio Tecnico Matacchiera di Fabio Matacchiera, specializzato nella realizzazione di prodotti tecnologici subacquei. Il sistema di Ketos comprende una telecamera subacquea digitale a circuito chiuso dotata di un faro da 780 lumen per illuminare l’oscurità delle profondità, e di un idrofono per ascoltare le voci dei cetacei, nonché di un video comunicatore subacqueo digitale che invia in tempo reale immagini e suoni a Ketos.
La telecamera, montata su una slitta di trascinamento che scorre lungo un cavo che le permette di raggiungere i 500 metri di profondità, può operare in due modalità”.
La videocamera è “equipaggiata – prosegue la nota stampa – con batterie che ne assicurano l’efficienza per diversi giorni, può essere utilizzata in modalità stazionaria, ovvero ancorata al fondale e mantenuta a una determinata profondità con una boa in superficie, riprendendo così tutto quello che le si avvicina, tra l’altro è dotata di un sensore di movimento che la attiva quando passa un pesce o un cetaceo trasformandola in una videotrappola.
Altrimenti il sistema può essere assicurato, a una determinata quota, a una imbarcazione in navigazione, riprendendo così tutto quello che incontra durante la rotta; in questa modalità può realizzare prospezioni di centinaia di metri dei fondali, tra l’altro può essere equipaggiata anche con una sonda in grado di acquisire tutta una serie di parametri sull’acqua, come salinità e ph”.
Come ha sottolineato Fabio Matacchiera, noto anche per i suoi importanti ritrovamenti archeologici sui fondali marini, “questo sistema tecnologicamente avanzato non solo aumenta l’attrattività del Centro Ketos per i visitatori, ma rappresenta uno straordinario strumento di ricerca scientifica, idoneo per scopi didattici, formativi e di divulgazione”.