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Il voto lucano conferma la tendenza del Sud

Pubblicato | da Angelo Di Leo

Il centrodestra targato Salvini conquista anche la Basilicata, dopo l’Abruzzo e la Sardegna. La Lega sfonda definitivamente nel cuore del Sud, appropriandosi del consenso locale che dal 1994 è stato appannaggio di Forza Italia.

Vito Bardi, ex finanziere, è avanti con oltre il 42%. Il Movimento 5 stelle di Antonio Mattia dimezza i voti rispetto alle Politiche 2018 ma diventa il primo partito della regione (20,53%), anticipando la Lega di 2 punti. Seguono Forza Italia è al 9,1%, Fdi al 5,95%, male il Pd, all’8,19%. Carlo Trerotola, candidato del centrosinistra  è secondo, poco sopra il 32%, mentre Valerio Tramutoli di Basilicata Possibile è ultimo, poco sopra il 4%. Anche in Basilicata i flussi elettorali  già registrati a febbraio trovano conferma.

Il centrodestra cambia capo e i suoi voti interni si spostano da Berlusconi a Salvini. Il centrosinistra trova nel seggio  la sua base di presunta ripartenza, tutta da verificare e costruire, pagando però a caro prezzo, nel caso lucano, il tentativo del Pd di occultare il proprio simbolo dopo gli scandali giudiziari locali. Il M5S si attesta al 20, perdendo metà consenso rispetto all’anno scorso, confermandosi partito di opinione fragilissimo a livello locale: buona parte del suo elettorato, delusa, è tornata alla casa madre; un’altra parte è rimasta a casa propria, sentendosi irrimediabilmente sfiduciata dopo i passi indietro compiuti da Di Maio su alcuni valori fondanti delle 5 stelle. Le prossime europee sanciranno questo processo elettorale irreversibile, rimuovendo definitivamente l’alibi che vorrebbe le regionali slegate dal contesto nazionale. E a quel punto, le interpretazioni di comodo saranno inutili.