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Il mito di Penelope in una mostra al museo MArTA di Taranto

Pubblicato | da Redazione

Il mito di Penelope celebrato nella mostra internazionale a cura di Alessandra Sarchi e Claudio Franzoni,
dopo il Parco archeologico del Colosseo, approda a Taranto, dall’8 marzo al 6 luglio 2025. Si tratta di un evento di portata internazionale grazie all’arrivo nell’esposizione tarantina di 50 opere provenienti da musei e fondazioni italiane ed estere. Pittura, archeologia, scultura, cinema, incisioni, arte a tutto tondo che colloquierà con circa 40 reperti archeologici del MArTA, alcuni provenienti dai depositi, e per la prima volta in esposizione pubblica.

” Il Museo archeologico nazionale di Taranto vuole incarnare l’impegno del mondo della cultura nelle sfide del contemporaneo e andare oltre l’innegabile rilevanza scientifica delle opere esposte, affermando una lettura di genere valida anche nel presente – commenta la direttrice del MArTA, Stella Falzone –. Per questo nelle quattro sezioni della mostra, oltre all’iconografia che vuole Penelope ferma al suo telaio e in attesa del marito, splende la Penelope sfidante, che tiene a bada oltre cento uomini che la pretendono in sposa, pronta a non piegarsi alla ragion di stato e al destino delle vedove, e per questo intelligente
stratega che tesse di giorno e disfa la tela di notte”.

La mostra si articola in quattro sezioni, dedicate a contesti iconici che, ispirati dalle vicende omeriche e dalle successive tradizioni letterarie, contribuiscono a caratterizzare la figura di Penelope nell’arte e a testimoniare la sua fortuna imperitura: il telaio e la tela; il gesto e la postura; il mondo del sogno; il velo e il pudore. Il dialogo con la collezione del MArTA: Tra le opere esposte tra la sezione al secondo piano e nell’area delle esposizioni temporanee del MArTA (piano terra) anche i reperti del Museo archeologico nazionale di Taranto, tra cui i tessuti a trama d’oro (seconda metà del I sec. a.C.), emblema della ricchezza della città antica, i numerosi pesi da telaio e un fuso in osso (datato I sec. a.C.).

Il Museo archeologico di Taranto accoglie nel percorso espositivo della mostra anche un importante omaggio all’artista sarda Maria Lai, a cui si riferiscono i celebri telai e i libri cuciti, una forma speciale di arte che coniuga parole, trame, intrecci, di grande bellezza e significato. All’interno dei percorsi della mostra saranno apprezzabili “Telaio” dell’artista sarda, e alcuni suoi libri di stoffa. Tessitura e scrittura che fanno di Maria Lai una Penelope contemporanea. La mostra è inserita all’interno del percorso di visita del museo: costo 10 euro.