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Borse di studio universitarie, approvati i criteri del bando

Pubblicato | da Redazione

Approvati dalla Giunta regionale della Puglia i criteri per l’erogazione da parte di ADISU Puglia delle Borse di Studio “Benefici e Servizi” a.a. 2022/23. Si tratta di una misura importante per gli studenti meritevoli provenienti da famiglie a basso reddito che prevede borse di studio ripartite tra quota in denaro, servizio residenziale e ristorazione. La misura è rivolta a studenti italiani, in mobilità internazionale e portatori di disabilità.

L’investimento complessivo ammonta a oltre 78.000.000 e consentirà a tantissimi ragazzi e ragazze pugliesi di proseguire il proprio percorso di studi in un’Università, Accademia di Belle Arti o Conservatorio musicale presenti sul territorio regionale. Grazie alle risorse disponibili nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in attuazione di una circolare del Ministero dell’Università e Ricerca, aumenteremo gli importi minimi delle borse di studio per tutto il periodo di riferimento del PNRR (2021-2026).

Sarà siglato nei prossimi giorni l’accordo triennale tra Regione Puglia – Sezione Istruzione e Università e Adisu Puglia per consentire lo svolgimento delle attività previste nel bando da parte dell’Agenzia regionale per il Diritto allo Studio. Per la realizzazione dell’intervento “Benefici e Servizi – Anno Accademico 2022/2023” l’ammontare dei benefici e dei servizi erogati, per singola sede territoriale ADISU, a partire dai dati storici relativi all’ Anno Accademico 2021/2022, è di euro 78.300.000. Anche quest’anno è stata disposta la copertura del 100% delle borse di studio per gli studenti che hanno diritto a un sostegno economico.

I destinatari dell’intervento sono gli studenti italiani e stranieri in possesso dei requisiti economici e di merito iscritti presso gli Atenei universitari, i Conservatori musicali o le Accademie di Belle Arti della Puglia per l’Anno Accademico 2022/2023: ad un corso di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico; ad un dottorato di ricerca (attivato ai sensi della L. n. 210/1998) purché non beneficiari della borsa di studio erogata dall’Università, a valere su finanziamenti ministeriali o su fondi di istituzioni pubbliche e private; ad una Scuola di specializzazione, ad eccezione di quelle dell’area medica di cui al D.lgs. n. 368/1999; ai corsi di laurea e laurea specialistica attivati ai sensi della L. n. 508/99.

Inoltre, in attuazione degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Ministero dell’Università e Ricerca ha disposto, con una circolare dell’11 maggio 2022, un incremento delle borse di studio per il periodo di riferimento del PNRR (2021-2026) e, dunque, dall’anno accademico 2022/2023 sino all’anno accademico 2025/2026. Un incremento che sarà in misura ancora maggiore per gli studenti fuori sede, anche al fine di tenere conto della loro condizione particolarmente disagiata.