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Dissesto bis, Melucci dovrà fare i conti con questo rischio

Pubblicato | da Redazione

Undici anni dopo la dichiarazione di fallimento firmata dal prefetto Blonda, uno studio commissionato dalla Camera di Conmercio di Taranto e firmato da Mario Turco, docente tarantino di Economia, mette nero su bianco ciò che si sospettava da mesi:  il Comune rischia di trovarsi punto e a capo. Un secondo dissesto sarebbe alle porte.

‘La cura è stata peggiore del male’ sostiene Turco, che passa in rassegna le criticità che ha individuato nella gestione del crac municipale. Al netto della dettagliata relazione, che ci riserviamo di illustrare quanto prima nei suoi passi essenziali, la somma finale è la seguente: alle casse comunali di Taranto servono più di 400 milioni per saldare la sorte capitale del debito Boc e pagare i creditori che non hanno accettato la proposta transatriva dei commissari liquidatori. Cose già note ma che adesso hanno anche un timbro accademico.  ‘C’e il rischio concreto  di un dissesto nel dissesto’ ha detto Turco poco fa nella Sala Resta della Camera di Commercio di Taranto.

DEBITI FUORI BILANCIO, LA DENUNCIA M5S

Stamane, intanto, era prevista l’ultima seduta della consiliatura 2012-2017. Non c’era il numero legale dei presenti e con tutta probabilità si terrà domani (facile immaginare che possa saltare di nuovo). Il motivo è presto spiegato, ci sarebbero da approvare debiti fuori bilancio che, stando ai calcoli dei neo consiglieri comunali Cinque Stelle Battista e Nevoli (oggi naturalmente nella zona del pubblico, in attesa della proclamazione ufficiale degli eletti 2017) ammonterebbero a circa 8 milioni.

“Si tratta di 41 debiti fuori bilancio riconosciuti da sentenze alcune forse non proprio recenti. La prassi dei debiti fuori bilancio denota l’assenza di una programmazione seria: gran parte di quel contenzioso magari si sarebbe potuto evitare, magari con un esborso minore. Invece la vecchia amministrazione lascia una pesante eredità per chi sopraggiunge”, hanno spiegato. “Questi debiti dovranno essere approvati dalla stessa maggioranza, quindi dal PD, che ha governato negli ultimi dieci anni e che ha condannato Taranto per effetto dei decreti ‘Salva-Ilva’. Continueremo a vigilare. Saremo qui anche domani per continuare l’attività di vigilanza nei confronti dell’operato dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale”.