Cooltura
2.1 Digitali con l’anima analogica
Eccoci qua. Sempre uguali eppure nuovi. Digitali, ma con l’anima analogica. Proiettati nel futuro ma radicati nel passato. Saremo ciò che eravamo, non si sfugge. Tutto é cambiato eppure il pianeta gira sempre allo stesso modo.
La Ringhiera nasce con la consapevolezza di chi ha sostituito l’Olivetti lettera 32 con l’IPad, di chi pensa e lavora come una redazione 2.1. in cui le competenze si associano, si integrano, si completano. Siamo già oltre il 2.0, abbiamo effettuato l’aggiornamento del sistema operativo e ci siamo posti qualche domanda. L’innovazione tecnologica è una gran bella cosa, ovvio, ma non è la soluzione del problema. Immagini, voci, news scorrono davanti ai nostri occhi ininterrottamente, le informazioni girano vorticosamente ma cosa resta?
Viviamo nella società liquida in cui la rete e i social media hanno reso orizzontali i rapporti. Con un tweet possiamo arrivare a Renzi ed Obama, ma veniamo davvero ascoltati? E cosa abbiamo da dire? Oggi più che mai appare verosimile la profezia del Grande Fratello orwelliano. Non come ente supremo e assoluto di controllo, ma come sistema diffuso come rete, appunto, che tende a proporre e imporre una narrazione spesso funzionale ai centri di potere economici e politici. Anche questa, si dirà, è una vecchia storia. Giusto, ma il pericolo è tanto più grande quanto più grande è il senso di libertà di cui siamo pervasi e la rete in questo senso ci fagocita.
Una delle poche armi che possiamo brandire per non restare vittime del pensiero dominante è sviluppare il pensiero critico attraverso tutte le agenzie educative: dalla famiglia alla scuola, fino all’informazione. Bisogna allenarsi a guardare la realtà con occhi diversi. Come la vecchia penicillina, oggi più che mai, l’informazione deve sviluppare gli anticorpi affinché la melassa dell’omologazione non ricopra tutto e tutti. In fondo, la verità è sempre rivoluzionaria.