Pubblicato alle ore 9:24

Taranto, Flavia Piccinni oggi alla Gilgamesh. “Racconto le storie che mi entrano sotto la pelle”

Taranto, Flavia Piccinni oggi alla Gilgamesh. “Racconto le storie che mi entrano sotto la pelle”

Oggi pomeriggio Flavia Piccini, presenterà il suo nuovo romanzo “Quel fiume è la notte” (Fandango libri). L’appuntamento è alle 17 nella libreria Gilgamesh, in via Oberdan 45, a Taranto. Dialogheranno con l’autrice, Angelo Di Leo e Michele Tursi giornalisti de “La Ringhiera”. La scrittrice tarantina, è stata già vincitrice del Premio Campiello giovani nel 2006, quest’anno è candidata al premio Strega. Le abbiamo rivolto alcune domande.


Nel libro è presente il tema del viaggio. Quale dimensione gli assegni: fuga, occasione per ritrovare se stessi, scoperta?
“Il viaggio di Lea è tutto questo. Una strategia di salvezza, uno strumento di autocoscienza, una ribellione verso la sua quotidianità per raggiungere un diverso modo di concepire il mondo, e la vita. Si tratta di un viaggio indiano, e soprattutto dentro di lei”.



Copertina Quel fiume è la notteLa protagonista del romanzo si sottopone ad un aborto. Negli anni Settanta era un tema collettivo, una conquista per le donne. Il tuo racconto è più intimo e personale. E’ cambiata la percezione dell’aborto?
“Le battaglie femministe hanno permesso una trasformazione della vita e la creazione di una routine, nelle giovani donne come me e come Lea, in cui dei diritti che solo quarant’anni fa non esistevano sono dati per scontati. Dietro le battaglie, dietro i successi e gli insuccessi, c’è poi sempre la realtà del singolo. Ed è in quel singolo, nella storia di Lea che è la storia di una vita e di una donna che ha scelto di interrompere la sua gravidanza, che c’è un dramma di cui spesso non vogliamo parlare: quel no baby blues che è il racconto di una sofferenza, ma anche di una rinascita”.

Nei tuoi libri le donne sono protagoniste, gli uomini spesso restano sullo sfondo. C’è un perché?
“Jung diceva che c’è un perché a tutto quello che sogniamo, e che ne scopriremo il senso con gli anni e l’autocoscienza. Per la scrittura è la medesima cosa. So che c’è un perché, ma se ti dovessi indicare esattamente quale, non sarei in grado di farlo. O, meglio, ti darei la ragione del momento: sono le storie che arrivano, e quando mi entrano sotto la pelle non posso fare a meno di scriverle. Questa è una storia di donne, che vuole parlare anche gli uomini. È il racconto di un viaggio, e della sopravvivenza a un lutto. Che la protagonista sia una ragazza, alla fine, è del tutto secondario”.

L’evento è organizzato con il patrocinio di: Regione Puglia Assessorato Industria Turistica e Culturale, Presidi del Libro e Presidio del Libro di Taranto Rosa Pristina. Sempre questa sera, alle 19.30, la Piccini sarà ospite della Fondazione Paolo Grassi, in via Principe Umberto 14, a Martina Franca.


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