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Caos M5S, i consiglieri regionali pugliesi difendono le scelte dello staff milanese

Pubblicato | da Redazione

Gli esclusi parlano di epurazione. Grillo sul suo blog parla di scrematura. La sensazione, a prescindere da sostantivi ed eufemismi, è che il Cinque Stelle sia diventato normale.

Ha fatto come fanno gli altri partiti: chi è fuori dalla linea della segreteria resta fuori da tutto. Ma c’è una differenza: nei partiti, l’opposizione interna è contemplata (da Andreotti a Emiliano, passando per Signorile e Napolitano, gli esempi sono tanti e si perdono nel tempo..).

Dunque ha uno spazio proporzionale alla propria forza e sa a chi rivolgersi per eventuali eccezioni e confronti aperti. Ogni partito ha la sua segreteria, si chiami staff, ufficio politico o direttorio. Solitamente ci sono nomi e volti con i quali interfacciarsi.

Tra le righe del comunicato a firma degli otto consiglieri regionali pugliesi emerge quanto gli esclusi, e diversi portavoce che pare stiano per uscire tutti allo scoperto (anche dal Movimento?) denunciano da giorni: tanti esclusi senza un vero perchè (ricorsi al Tar e finanche alla Procura, secondo alcune voci, potrebbero chiedere conto del metodo di reclutamento, dei criteri selettivi e di alcune dichiarazioni e commenti social fatti girare nelle ultime ore…) e alcuni inclusi senza aver prodotto la documentazione richiesta.

Gli otto consiglieri regionali pugliesi non se ne lavano le mani ma indicano nello staff milanese (una sorta di entità del web grillino di cui pochissimi conocono nomi e volti) l’unico depositario delle scelte finali, puntualizzando ed ammettendo un dato da non trascurare: le scelte sono anche il frutto delle segnalazioni giunte dai territorio negli ultimi cinque anni. Cosa significa? Attivisti e portavoce eletti nel 5Stelle possono segnalare anomalie, comportamenti, atteggiamenti, commenti, opinioni ritenute non  in sintonia con la linea del movimento. Una specie di  lavagna dove scrivere chi fa chiasso in assenza della maestra! E chi fa chiasso solitamente prende la nota o finisce all’angolo.

I detriti (eventuali) che questa storia lascerà saranno quantificabili il 5 marzo, naturalmente. Intanto, Laricchia e compagni del gruppo regionale (la ex candidata governatrice è la referente dello staff per le opzioni elettorali pugliesi) hanno  sottoscritto un documento esaltando le on line, ritenute a margine  un  “successo della democrazia”. Hanno concorso in 520, nelle on line grilline. Puntavano tutti a concorrere formalmente per uno dei 62 posti che la Puglia ha disponibili per il Parlamento. Dunque, 520 per una ventina di posti a Roma, o poco più nella migliore delle ipotesi. Grande partecipazione e grande confusione. Geguiranno grandi scossoni? Da vedere..

Ecco il documento firmato dagli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Puglia Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Cristian Casili, Mario Conca, Grazia Di Bari, Marco Galante, Antonella Laricchia e Antonio Trevisi: Parlamentarie Puglia, successo di democrazia: +850% candidati rispetto al 2013. M5S unica forza politica che fa decidere agli iscritti chi candidare. Il Movimento 5 Stelle nasce nel 2009 per provare a dare una nuova speranza all’Italia. Un Movimento che il 4 marzo finalmente costituirà una seria alternativa a quei vecchi partiti che per 30 anni si sono arricchiti sulla pelle dei cittadini italiani sprofondando questo paese nel caos, ammazzando interi territori come nel caso di Taranto e prendendo decisioni utili solo a lobby e centri di potere ma totalmente a discapito dei cittadini e dell’ambiente come nel caso di TAP. Una crescita esponenziale che dal 2009 ha coinvolto anche la Puglia, basti pensare che nel 2013 i candidati alle parlamentarie erano solo 62 mentre oggi gli attivisti iscritti alla piattaforma Rousseau hanno potuto scegliere tra oltre 520 candidati (un incremento dell’850% rispetto alle precedenti parlamentarie). Anche in questa tornata elettorale infatti,  il Movimento 5 Stelle è stata l’unica forza politica ad aver permesso ai propri iscritti di votare per eleggere i propri rappresentanti nelle liste elettorali. Un successo di democrazia. Questo al contrario dei partiti di destra e sinistra che da mesi si limitano a discutere nelle segrete stanze o che arrivano a prendere decisioni fondamentali per la vita dei cittadini (si pensi a questioni come Ilva, TAP, AqP, Xylella, Piano di riordino ospedaliero, legge sulla partecipazione solo per citarne alcuni) talvolta unicamente al fine di mandare segnali, minacce, messaggi d’apertura al Governo, al segretario di partito, a questo o a quel soggetto politico, unicamente al fine di ottenere benefici elettorali. Anche in Puglia abbiamo avuto modo di constatare come lo staff nazionale abbia ritenuto, come preannunciato, di non approvare tutte le disponibilità alla candidatura così come, probabilmente, sono state in alcuni casi approvate le richieste anche di coloro che hanno completato solo la prima fase di candidatura cliccando sull’apposito tasto “conferma”. Una attività di selezione operata evidentemente anche sulla base delle segnalazioni ricevute in questi 5 anni da qualsiasi attivista o portavoce iscritto al Movimento e che, potrà proseguire fino all’effettivo deposito delle liste. L’obbiettivo è uno soltanto: tutelare al massimo il M5S e tutti coloro che lo supportano, a qualunque costo. Dal canto nostro, noi consiglieri del Movimento 5 Stelle Puglia ribadiamo e rispediamo al mittente qualsiasi tentativo di strumentalizzare dichiarazioni o di individuare particolari responsabilità di qualsiasi portavoce locale nelle decisioni prese dallo staff nazionale che ha esercitato legittimamente una facoltà che ogni attivista gli ha attribuito firmando un chiaro regolamento al momento della candidatura. Desideriamo ringraziare di cuore tutti coloro che hanno dato la propria disponibilità alla candidatura e le centinaia di aspiranti candidati pugliesi che, pur vedendosi esclusi, hanno rinnovato senza esitazioni il loro impegno a rendersi protagonisti di un un cambiamento epocale che dopo decenni potrà finalmente portare giovamento ed un miglioramento della qualità di vita per tutti i cittadini italiani e non, come è stato fino ad oggi, per pochi eletti dai vecchi partiti per i quali l’azione politica è sempre e solo stata finalizzata all’obiettivo “poltrona”. Queste persone sono ancora lì con i loro soldi e le loro false promesse e questo è il momento per tutti i cittadini onesti di rimanere uniti, non farlo significherebbe non aver compreso lo spirito del M5S prestando ancora una volta il fianco a gente senza scrupoli che continuerebbe a distruggere l’Italia: se il 4 marzo questo Paese riuscirà finalmente a voltare pagina sarà grazie ad ogni singolo “eroe” di questa campagna elettorale.